ECONOMIA - Il segretario della federazione Frosinone e Latina, Donato Gatti, riunisce il direttivo e chiede a Stellantis i contratti di espansione per il sito pedemontano: "Siamo passati da 4.300 a 3.200 operai"
Una falsa partenza e per lo stabilimento di Cassino. Questo, in buona sostanza, quanto emerso dal direttivo della Fiom che si è svolto ieri a Cassino. Il segretario della federazione di Frosinone e Latina Donato Gatti ha evidenziato i carichi di lavoro eccessivi in base alle alte velocità delle linee di montaggio con personale sempre più ridotto rispetto agli impostati produttivi giornalieri.”A volte - hanno aggiunto alcuni delegati e rappresentanti sindacali - aggravate dall'aumento repentino all'interno del turno che viola tutte le norme contrattuali e allo stesso tempo di sicurezza”.
I delegati Fiom hanno ricordato che loro in più occasioni hanno stoppato questo "fenomeno", facendo ripristinare le linee alle velocità prestabilite mantenendo alta la vigilanza nelle officine ed esortando le lavoratrici e i lavoratori a segnalare tempestivamente possibili eventi futuri di questo tipo.
Il segretario Gatti ha poi ripreso nuovamente la parola ed ha spiegato: “In questi giorni si parla di stop alle produzioni di tutti gli stabilimenti italiani causa mancanza di semiconduttori (come è avvenuto la settimana scorsa nello stabilimento di Cassino dove erano previsti 5 giorni di lavoro e all'improvviso furono comunicati 2 giorni di fermata). Questo assurdo scenario si è già verificato negli stabilimenti di Sevel, Melfi e Pomigliano.
E' più che mai incredibile che non si riesca a dare una programmazione occupazionale mensile, e si giochi alla "lotteria" con ipotesi e fughe di notizie interne. E' più che mai necessario un incontro tra le Organizzazioni sindacali e l’azienda per discutere del tema centrale delle produzioni e come far fronte a questa grave situazione. La grande contraddizione sta nel fatto che non si può' disporre dei lavoratori a proprio piacimento dove, se da una parte calano le commesse e la disponibilità di materiale dall'altra si aumentano le velocità delle linee, per portarsi poi avanti e disporre le fermate future. Oltre il danno la beffa!”.
I delegati hanno poi evidenziato ricordati che “lo stabilimento di Cassino è passato da 4300 ai 3200 lavoratori negli ultimi 2 anni. Rivendichiamo, come fatto nelle assemblee scorse, i contratti di espansione anche per Cassino, perché dal nostro punto di vista con il lancio del Grecale il numero attuale degli addetti è insufficiente in quanto gli accordi per le uscite vigenti non garantiscono il ricambio generazionale.
Non è possibile che le uniche certezze che abbiamo in questo stabilimento siano solo dichiarazioni di tagli causa efficienza aziendale e che il prezzo dei suddetti tagli ricada solo e soltanto sulle lavoratrici e i lavoratori che al tempo stesso rimangono affacciati alla finestra con tante preoccupazioni e zero certezze”.
Cosa sono i contratti di espansione? Secondo quanto condiviso dai sindacati con Stellantis, ci sarà un piano di esodo volontario anticipato per la pensione, un piano di assunzioni, un piano di formazione e infine anche il ricorso agli ammortizzatori sociali dovrà avvenire nell’alveo del contratto di espansione.
Più in particolare si avvierà un piano di esodo volontario per 390 lavoratori che si trovino a non più di 5 anni dalla pensione; a fronte delle uscite, sarà effettuato anche un piano di assunzioni per almeno 130 posizioni a tempo indeterminato. La Fiom chiede che tale accordo venga calato anche su Cassino dove, oggi, a fronte delle uscite non c’è alcun ingresso.
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