Gli studenti dell'Istituto Comprensivo Cassino 1 in gita a Procida

Gli studenti dell'Istituto Comprensivo Cassino 1 in gita a Procida

SCUOLA - I ragazzi sono stati accompagnati dalle professoresse Maria Stellato e Assunta Cappiello. Il preside Luigi Abbate ha espresso vivo compiacimento per questo importante progetto

di Francesca Messina

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo Cassino 1 in gita a Procida, accompagnati dalle professoresse Maria Stellato e Assunta Cappiello. Il dirigente scolastico Luigi Abbate, esprime vivo compiacimento per questo importante progetto che al termine dell’inaspettato periodo pandemico è quanto mai fondamentale per le relazioni, lo studio, il confronto e la crescita di allievi e docenti.

“Sono stati giorni fitti e intensi – hanno spiegato le docenti Stellato e Cappiello -  quelli che hanno visto protagonisti i giovani mappers nell’Osservazione, prima fase del laboratorio, delle meraviglie dell’isola. Isola percepita nelle sue bellezze attraverso tutti i canali sensoriali, capaci di cogliere ciò che solo l’occhio, anche il più attento, non è in grado di cogliere”.

Nel laboratorio MAB, progetto sperimentale del Ministero dell’Istruzione-PNSD per le scuole di 1 e 2 grado protagonista anche la Scuola secondaria di 1 Grado G.Di Biasio dell’Istituto Comprensivo Cassino 1, con le docenti Maria Stellato e Assunta Cappiello che sono state presenti nella organizzazione del laboratorio di Procida e nelle attività di sperimentazione con i ragazzi in qualità di Teacher Trainer , nei giorni 10-14 Aprile, nell’ambito delle Iniziative per Procida Capitale della Cultura Italiana  2022.

“Viste mozzafiato – hanno affermato le docenti Stellato e Cappiello -  orizzonti da raggiungere, matrimoni tra la distesa limpida e l’irruenza della costa impervia, facciate dai colori sbiaditi, armoniosa distonia di forme hanno tinteggiato l’immaginazione dei giovani durante la passeggiata percettiva e sono diventate collante fruttuoso di relazioni nuove e creatività collettive, sempre più originali.

Onda, Ancora, Conchiglia, Vela, Faro, Rosa dei Venti, Lampara, Elica, Nodo, Esca le denominazioni non casuali attribuite ai team di studenti, evidenti i richiami al contesto marino e insulare. Gruppi eterogenei per provenienza hanno attraversato l’isola, un tuffo nella natura, per riemergere e venire a contatto con l’ospitalità degli abitanti, la tradizione della Graziella, la finezza dei filati e i vivaci sapori dei piatti tradizionali, amorevolmente preparati dalle donne procidane, vestite in abiti tipici.

Il percorso plurisensoriale e emozionale si è alimentato, durante la fase di Cogenerazione, dell’energia trasmessa dai Misteri e dal racconto passionale dei rappresentati delle associazioni.

Stare e decidere insieme, condividere il mistero è pensiero che diventa corale e si trasforma in progettualità, capace di costruire il futuro partendo dalla memoria.

Così come avviene nel laboratorio Mab dove intelligenze individuali, unicità di competenze e attitudini si plasmano, attraverso la relazione e si trasformano in intelligenza collettiva, mistero di valore e azione propositiva.

Le giovani menti si sono connesse alla tradizione procidana, la passione trasmessa dai volontari ha integrato il punto di vista dei team, indirizzando verso un unico palpito.

Il serrato gioco di cambio di punti di vista si è coronato con la visione dell’isola dal veliero, prospettiva nuova, tocco magico per l’avvio di potenti narrazioni sui luoghi scoperti.

Entrare nell’animo dei procidani, riuscire ad osservare con i loro occhi, è in grado di trasformare in arcipelaghi anche isole che si isolano. La diversità e l’unicità diventano ricchezza e stimolo nella ricerca di nuove prospettive, porto sicuro anche per gli studenti con disabilità, abitanti di luoghi nuovi e parte integrante di un sogno comune”.





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