L'Università di Cassino protagonista nelle nanotecnologie e nelle tecnologie quantistiche

L'Università di Cassino protagonista nelle nanotecnologie e nelle tecnologie quantistiche

UNICAS - Si è conclusa la tre giorni di eventi dedicata alle nanotecnologie e alle tecnologie quantistiche, organizzata dal DIEI, Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione “M. Scarano”

Si è chiusa il 29 giugno, una tre giorni di eventi dedicata alle nanotecnologie e alle tecnologie quantistiche, organizzata dal DIEI, Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione “M. Scarano” dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, diretto dal prof. Mario Russo. L’iniziativa si inquadra nell’ambito delle attività di disseminazione e formazione previste da due progetti internazionali in corso che coinvolgono il DIEI: il progetto “TERASSE”, finanziato dalla Commissione Europea (programma Horizon 2020) che si concluderà nel 2024, ed il progetto “2DSENSE”, finanziato dalla NATO (programma Science for Peace and Security), che invece terminerà nel 2023.

Il Coordinatore di entrambi i progetti, prof. Antonio Maffucci, illustra le finalità dell’iniziativa: “ abbiamo voluto fare il punto sulle applicazioni attuali e future della nanotecnologia e delle tecnologie quantistiche, anche coniugate con l’Intelligenza Artificiale, intese a migliorare la vita quotidiana di ciascuno di noi, fornendo nuove soluzioni per la diagnostica medica, il monitoraggio ambientale, il bio-sensing, le telecomunicazioni e per tanti altri ambiti ”. Il programma delle tre giornate si è articolato in eventi legati alla ricerca, alla formazione e alla disseminazione, le tre principali missioni dell’Università.

“Finding out nano ”, organizzato lo scorso lunedì, è stato un evento di disseminazione dei risultati di progetti di ricerca che coinvolgono il DIEI, legati alle nanotecnologie applicate al monitoraggio ambientale e al bio-sensing. Oltre ai citati progetti, sono stati illustrati i progetti “SFIDE” (coordinato dal prof. Giovanni Betta) che ha posto le basi per un sensore nanotecnologico innovativo per il COVID, i progetti “G-ICE” su sensori di ghiaccio in grafene e “SYSTEM” su piattaforme miniaturizzate per il monitoraggio ambientale (che coinvolgono i proff. Luigi Ferrigno e Mario Molinara ed i laboratori DIEI di Misure e di Intelligenza Artificiale).

L’evento si è tenuto presso il Castello di Gaeta alla presenza di studenti, personale e ricercatori del DIEI e dell’Ufficio Ricerca dell’Ateneo, e con la partecipazione di aziende attivamente coinvolte in queste attività, come Nanesa di Arezzo, Sensichips di Pomezia, Istvil di Salerno. L’evento è stato seguito da remoto da ricercatori in vari paesi europei ed asiatici ed ha visto l’intervento di un funzionario della Commissione Europea da Bruxelles che ha presentato alcuni bandi europei. La giornata del 28 è stata invece dedicata ad un focus specifico sul progetto TERASSE , che vede UNICAS come capofila internazionale di una compagine internazionale di università ed aziende da Regno Unito, Finlandia, Israele, Lituania, Filippine ed Emirati Arabi Uniti, con la partecipazione ancora una volta di rappresentanti della Commissione Europea da Bruxelles.

Infine, il 29 giugno si è tenuto la giornata di studio “ Summer course on nano and quantum technology ” rivolta a studenti di dottorato e giovani ricercatori europei ed asiatici, con la partecipazione di relatori del nostro Ateneo, della Federico II di Napoli, dell’Università di Exeter (UK), del Center of Physical Science and Technologies di Vilnius (Lituania), dell’University of Eastern Finland (Finlandia), dell’INFN di Frascati e dell’Istituto di Telecomunicazioni di Aveiro (Portogallo). Sempre il prof. Antonio Maffucci: “ La manifestazione ha riscosso un successo internazionale di cui tutti noi organizzatori siamo orgogliosi, consapevoli di aver dato un contributo di conoscenza su queste tecnologie innovative in grado di realizzare prodotti e soluzioni che stanno rivoluzionando praticamente tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana. Siamo in particolare soddisfatti di poter valorizzare le competenze e le strutture presenti a Cassino, che consentono al nostro Dipartimento ed al nostro Ateneo di essere presenti a pieno titolo sulla scena della ricerca internazionale su tali tematiche”.





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