Coreno, trasporto negato agli studenti di Spigno. Consiglio di fuoco

Coreno, trasporto negato agli studenti di Spigno. Consiglio di fuoco

TERRITORIO - Botta e risposta tra il sindaco e "Paese Nuovo". Costanzo: "La minoranza propone fumo negli occhi ai cittadini". L'ex sindaco: "La maggioranza non ha accettato le nostre proposte"

di Francesca Messina

A Coreno Ausonio, trasporto negato per gli studenti iscritti a Spigno, botta e risposta in consiglio comunale. La minoranza attacca: “Il sindaco Simone Costanzo e la sua maggioranza non accettano e votano contro la proposta di “Paese Nuovo” con cui si poteva riattivare il trasporto anche per gli alunni che frequentano la prima media a Spigno. Non solo bocciano la nostra proposta – continuano i consiglieri - nonostante fosse praticabile, ma non accettano neanche di sperimentarla per una settimana per verificarne la reale fattibilità”.

Invece il sindaco Simone Costanzo risponde: “A differenza di quanto erroneamente e strumentalmente scrivono i consiglieri di Paese Nuovo, io ho fatto di tutto per poter salvare la classe (in Consiglio sono stati spiegati tutti i passaggi e le iniziative adottate)  ma i numeri, purtroppo hanno avuto il sopravvento per l’Ufficio Scolastico provinciale e di questo erano tutti informati , grazie a diverse apposite riunioni.

I consiglieri di minoranza sanno benissimo che il Comune non può garantire il trasporto presso ogni plesso scelto liberamente dai genitori. Se su 10 bambini ognuno avesse scelto un comune diverso? A titolo di esempio qualcuno Ausonia, altri  Spigno Saturnia, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, San Giorgio, Esperia etc. il comune doveva garantire il trasporto?

Infatti nella proposta di delibera allegata alla richiesta di Consiglio Comunale dai Consiglieri di Paese Nuovo, non avendo neanche verificato gli orari definitivi, propongono una soluzione di pochi minuti per l’erogazione del trasporto agli alunni iscritti a Spigno, a loro dire senza un aumento di costi, non realizzabile perché: - la differenza di orari dell’uscita tra il plesso di Ausonia e quello di Spigno è di 20 minuti; dal punto di vista normativo -  con un disabile grave - per un percorso da Ausonia a Coreno che dura 10 minuti , diventa di 40 minuti con Spigno. Infatti non corrisponde al vero quanto vuol far credere la minoranza ovvero che il problema tra i due plessi è di pochi  minuti: ad Ausonia si entra dal lunedì al venerdì alle 8.15 e si esce alle 13.45 eccetto il giovedì alle 14.15. A Spigno si entra dal lunedì al venerdì alle 8.05 e si esce alle 14.05. Così come l’introduzione di 2 corse per 10 bambini su 2 plessi (dovute a scelte legittime ma familiari, personali e individuali) non può gravare sulla cittadinanza. Questa ipotesi non è praticabile sotto il profilo giuridico ed economico-finanziario.

Poi, verificata l’impossibilità della loro prima proposta inventano un’altra proposta, prevedendo l’utilizzo dello scuolabus comunale tra la corsa per la scuola primaria e secondaria e quella per l’infanzia, di fatto, facendo perdere almeno 15 minuti di lezione al giorno agli iscritti ad Ausonia e creando problemi anche al centro storico di Ausonia che dovrebbe prolungare il divieto di circolazione necessario per raggiungere a piedi il plesso.

L’ipotesi di chiedere il cambio orario di tutto il plesso o di una sola classe sarebbe impossibile per evidenti ed ovvi motivi. Inoltre il rientro un giorno a settimana non sarebbe garantito ad Ausonia e inoltre è evidente che aumentando il servizio si aumenterebbero i costi.

E’ sbagliato cavalcare polemiche sterili non suggerendo soluzioni praticabili come in questo caso. Tutta strumentalizzazione e si ha anche il coraggio di scrivere di voler superare le divisioni. Chi ha fatto della sua attività politica il creare divisioni, dispetti e quant’altro anche con spettacolarizzazioni (ad esempio pubblicando foto senza rispettare la privacy dei cittadini) ? Chi prova ad ostacolare l’attività amministrativa ?Chi è e dove siede, questo la gente lo sa benissimo!

𝐈𝐧𝐟𝐢𝐧𝐞, 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐨𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞, 𝐧𝐞𝐨 𝐩𝐚𝐥𝐚𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚, 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢ss𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐡𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨: - 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐫𝐞𝐯𝐨𝐜𝐚𝐫𝐞 € 500.000,00 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫i𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐚 𝐈𝐕 𝐍𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 € 15.0000,00 𝐝𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐞 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐢 𝐟𝐢𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐭𝐞𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢 𝟏𝟕 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐩𝐚𝐠𝐡𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐞𝐧𝐞𝐬𝐢;

o - 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬e𝐧𝐭𝐢𝐭𝐨 𝐥’𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐢𝐥𝐨 𝐧𝐢𝐝𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐠𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨". Così conclude il sindaco Simone Costanzo.





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