SCUOLA - Il piccolo Daniele dell'Istituto Comprensivo Cassino 1 cammina grazie al robot ATLAS 2030, presentato nei giorni scorsi al San Rafaele di Roma. Il bambino frequenta la scuola dell'Infanzia di via Arno: le emozioni del preside Luigi Abbate e dei genitori
di Francesca Messina
Daniele, il piccolo di soli cinque anni che frequenta il terzo anno della Scuola dell’Infanzia di via Arno dell’Istituto Comprensivo Cassino 1 è il primo bambino in Italia a partecipare alla sperimentazione dell’esoscheletro pediatrico, presso il centro IRCSS San Raffaele di Roma. Il bimbo, affetto da un grave problema fisico, ha potuto muovere i suoi primi passi e calciare un pallone grazie a questa tecnologia.
Il robot, denominato ATLAS 2030, unico modello in Italia, è il primo esoscheletro utilizzato per la riabilitazione dei bambini con patologie motorie, è stato presentato alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente della regione Zingaretti e l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.
Daniele per la prima volta coadiuvato dal robot si è alzato in piedi ed ha potuto effettuare diversi movimenti con le gambe attraverso una tecnologia elastica che si adatta al suo corpo.
Molto emozionati i genitori di Daniele hanno asserito: “Quello di oggi è stato un momento molto importante per la nostra famiglia. Dopo essere venuti a conoscenza dell'esistenza di un esoscheletro pediatrico in Spagna ci siamo subito attivati per trovare il modo di contattare l'azienda che l'ha creato, la Marsi Bionics. Da qui l'inaspettata notizia che "ATLAS" era da poco approdato in Italia presso l'Ospedale San Raffaele di Roma. L'entusiasmo è stato grande e lo è ancora di più ora che, nostro figlio, a 5 anni, ha potuto muovere i suoi primi passi e calciare un pallone grazie a questa tecnologia. Il training che Daniele sta intraprendendo ha subito portato alla luce numerosi benefici sia a livello neuromotorio che psicologico. Oggi è stato mosso il primo passo di un percorso che ci auguriamo possa evolvere sempre più. Ora la sfida diventa quella di poter continuare ad utilizzarlo e far sì che gli interventi riabilitativi con l'esoscheletro possano essere sempre più accessibili ad ogni bambino che ne avrà bisogno”.
“Si tratta di un traguardo importantissimo – ha spiegato il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Cassino 1, Luigi Abbate - non solo per Daniele e la sua famiglia, ma per tutti quei bambini e quelle persone che sono nelle medesime condizioni. E’ questo uno di quei casi dove la scienza e la tecnologia si mettono al servizio della disabilità delle persone per permettere loro di condurre una vita che possa offrire il meglio possibile per raggiungere quei traguardi di autonomia e successo necessari per l’affermazione di ognuno. La vicinanza umana e scolastica a Daniele e a questi genitori è concreta, infatti, la Scuola dell’Infanzia frequentata da Daniele ha sempre supportato il percorso che in questi anni ha dovuto affrontare e, a maggior motivo, in questo episodio fondamentale che richiederà tanto impegno, siamo ancor più vicini e lieti di riaccogliere all’interno delle nostre classi, questo supereroe dal quale molto abbiamo da imparare. A titolo personale e a nome di tutta la scuola, esprimo la mia vicinanza a Daniele e a tutta la sua straordinaria famiglia, che insieme stanno compiendo qualcosa di unico per la sperimentazione dell’esoscheletro”.
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