Cassino, studenti al freddo: al "Carducci" scatta lo sciopero

SCUOLA - Gli alunni del Liceo Classico e del Liceo Artistico ricevuti dal sindaco che si è subito adoperato per risolvere il problema di competenza della Provincia

di Francesca Messina

Studenti all’addiaccio, scioperano questa mattina diciotto classi su 23 del “Carducci” per il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Iniziano i primi freddi e come spesso accade ogni anno ricominciano quasi sempre gli stessi problemi. Protagonisti gli alunni dell’IIS “Giosuè Carducci” sia del Liceo Classico e sia dell’Artistico “Vittorio Miele” di Cassino che questa mattina sono stati ricevuti al Comune dal sindaco Enzo Salera. La delegazione scolastica ha spiegato al primo cittadino il problema del non funzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Mentre i ragazzi del Liceo Artistico hanno illustrato i problemi di riscaldamento nelle aule del quarto piano del loro istituto. Un problema non nuovo, hanno fatto notare, che torna a riproporsi.

Nel caso il problema non dovesse risolversi entro qualche giorno non è esclusa la didattica a distanza.

Gli studenti Francesco Maria Panzini, Rebecca Spacagna, Maria Teresa D’Epiro, Sara Salera ed Ermanno De Micco consapevoli del fatto che la competenza ad intervenire per risolvere il problema è della Provincia, hanno tuttavia ritenuto opportuno informare il primo cittadino dei disagi a cui vanno incontro con il freddo, per chiedergli un suo autorevole intervento presso la Provincia.

Il sindaco Salera ha subito fatto chiamare il direttore generale dell’Ente ed ha informato subito dopo la dirigente scolastica dei due istituti, Licia Pietroluongo, in merito alle rassicurazioni ricevute. Il primo cittadino ha spiegato: “Si interverrà per la sostituzione della caldaia presso il Liceo Classico e si provvederà a normalizzare il riscaldamento nei piani alti dell’Artistico. Quanto ai tempi, il tutto dovrebbe essere risolto nel giro di qualche giorno.  Ove invece il periodo dovesse prevedersi più lungo, la preside procederà ad una eventuale riorganizzazione delle lezioni, non escludendo il ricorso alla didattica a distanza”.