TERRITORIO - Lo hanno annunciato i consiglieri del gruppo civico Federico Pontiero e Gino De Simone durante la serata che è poi proseguita con il musicista siciliano Angelo Famao, amatissimo dalle nuove generazioni
Una serata densa di emozione quella vissuta a Sant’Andrea del Garigliano lo scorso 1° luglio poco prima del concerto del musicista siciliano Angelo Famao, amatissimo dalle nuove generazioni. I consiglieri del gruppo civico 'Progetto Futuro', organizzatori della manifestazione che è oramai al suo terzo appuntamento, Federico Pontiero e Gino De Simone hanno presentato ai tantissimi cittadini presenti il candidato a sindaco alle prossime amministrative del 2024. A scendere in campo a capo della lista 'Progetto Futurò' sarà dunque Pietro Reale, stimato odontoiatra. Una serata ricca di emozioni dicevamo perché c’è stato anche il momento, fortemente voluto dagli organizzatori e che ha visto partecipazione della Regione Lazio.
E' stato omaggiato il para atleta Eugenio Migliaccio che ha ricevuto una targa fatta realizzare appositamente dalla Regione e consegnata dalla bella Roberta Di Padua, partecipante oramai notissima di Uomini e Donne. La presentatrice ha letto il messaggio inviato dall’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli impossibilitato a presenziare. "I successi di Eugenio sono i successi dell’intera comunità di Sant’Andrea che lo ama e lo segue con entusiasmo" hanno ribadito Federico Pontiero e Gino De Simone dal palco. Gli stessi consiglieri di minoranza hanno poi dato la parola al dottor Reale che ha rivolto ai concittadini toccanti parole: “Con onore, con sincerità, con passione sento doveroso voler definire la mia "presentazione" agli amici, ai concittadini, ai conoscenti. Più volte, nel mio percorso di uomo e di cittadino attivo, ho ipotizzato una probabile candidatura, ma come un'onda imperfetta , sentivo l'energia disperdersi, perché convogliata naturalmente verso un altro obiettivo, non superiore alla carriera politica, ma necessario e complementare per garantire una migliore strutturazione della stessa: mi riferisco alla mia realizzazione professionale.
Un tempo, nell'Antico Medioevo, la partecipazione alla vita politica presupponeva l'iscrizione alla Corporazione di Arti e mestieri per garantire efficienza partecípativa all'insegna della responsabilità civica del singolo; oggi, nel Comune moderno, tale vincolo è caduto e ogni cittadino, anche non lavoratore, può ricoprire una carica pubblica. Personalmente non sono particolarmente d'accordo con le nuove direttive: infatti, nel propormi come rappresentante politico, senza volontà di protagonismo, ma sempre con spirito democratico, ho voluto potenziare la mia figura professionale, proprio perchè i miei concittadini, così come la mia famiglia, fossero orgogliosi di me.
Pertanto, ritengo che l'impegno politico sia ora un passaggio quasi doveroso: intendo ampliare il mio raggio d'azione dall'impegno privato all'impegno pubblico, quasi la naturale evoluzione di un progetto di vita più che una candidatura artefatta e studiata. Sì, un progetto di vita, caratterizzato nella prima fase dalla semina del sogno e della volontà, nella seconda parte dal raccolto della fatica e della determinazione. Ho sempre visto il politico come un uomo completo in tutte le sue sfaccettature, che mette a servizio della sua comunità semplicemente cio' che sa essere e ciò che sa fare: è questo che desidero per me stesso e per gli altri, con lo stesso impegno e con la stessa passione”.
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