Perde la casa all'asta e si toglie la vita, l'ultimo saluto a Donato

Cronaca - Il monito del parroco della parrocchia di Sant'Angelo: "No al processo social, questo è il momento del dolore e della preghiera"

Perde la casa all'asta e si toglie la vita, l'ultimo saluto a Donato
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 26-11-2023 20:22 - Tempo di lettura 2 minuti

“No al processo social. Questo è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia, non di pontificare su facebook”. Questo il monito del parroco che ieri pomeriggio ha celebrato nella chiesa della frazione di Sant’Angelo i funerali di Donato Rotondo, l’uomo di 61 anni che mercoledì è stato trovato senza vita in auto all’interno del suo garage. Molto conosciuto a Cassino per via della sua attività in ambito commerciale, l’uomo negli anni scorsi aveva ipotecato la sua abitazione in via Montino proprio nella frazione di Sant’Angelo a causa di problemi economici.

Negli anni scorsi, l’uomo aveva avviato una sua attività: un market in via D’Annunzio, a Cassino. Probabilmente proprio a causa di debiti contratti per motivi di lavoro, la sua abitazione è finita all'asta. I familiari hanno scoperto questa storia solo dopo che il 61enne si è tolto la vita.

Prima di compiere l’estremo gesto, infatti, l’uomo ha deciso di raccontare tutta la verità in una lettera rinvenuta dagli inquirenti. Una tragedia nella tragedia per i familiari che erano stati sempre all’oscuro di tutto. L’uomo probabilmente non ha retto il peso dell’umiliazione nel dover raccontare la verità alla moglie e alla figlia e ha quindi deciso di togliersi la vita per disperazione.

Da quanto si apprende l’uomo aveva tentato di ritardare sempre di più lo sfratto chiedendo al professionista che si era aggiudicato l’abitazione di ritardare la consegna delle chiavi dell’abitazione anche per aver modo di terminare le cure in quanto era anche malato da tempo. Un particolare, questo, che ha toccato la sensibilità di molti utenti social che negli ultimi due giorni hanno polemizzato su tale questione. Il parroco ha ricordato a tutti che questo è il momento della preghiera e del dolore, e non delle polemiche.





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