"L'occupazione è calata e scenderà ancora, c'è poco da festeggiare"

Economia - Il segretario provinciale della Fiom-Cgil Donato Gatti smorza gli entusiasmi su Stellantis: "Bene l’assegnazione dei modelli, ma non vanno create aspettative olto alte, il 2024 sarà un anno difficilissimo, soprattutto per l'indotto"

"L'occupazione è calata e scenderà ancora, c'è poco da festeggiare"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 27-11-2023 18:20 - Tempo di lettura 3 minuti

Ridimensionamento o rilancio? Da settimane lo stabilimento Fca Cassino Plant è sotto i riflettori: gli annunci della messa in vendita della storica palazzina uffici, unitamente alla dismissione di alcuni capannoni, nelle scorse settimane hanno fatto temere il peggio al punto che il sindaco di Cassino Enzo Salera ha riunito la consulta dei sindaci del Lazio Meridionale e i consiglieri di opposizione alla Pisana hanno chiesto un consiglio regionale straordinario. Nei giorni scorsi è giunto in città anche il leader di Azione Carlo Calenda per mettere in guardia sui rischi che corre lo stabilimento Stellantis di Cassino.

Nei giorni scorsi è però giunta però la notizia che per il sito pedemontana la scossa per il rilancio ci sarà nel 2025 con due modelli elettrici a marchio Alfa, i primi della gestione Stellantis in quanto la Giulia, lo Stelvio e il Grecale attualmente in produzione erano stati annunciati già durante l’era Marchionne. Gli allarmismi erano dunque infondati? Oppure due nuovi modelli di alta gamma non saranno sufficienti a far tornare lo stabilimento agli antichi fasti?

A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, c’è da festeggiare in quanto significa che con l’assegnazione dei nuovi modelli non potrà esserci una chiusura o l'accorpamento con il sito di Pomigliano così come paventato. Ma la gloriosa Fiat non ci sarà più, l’occupazione continuerà a scendere. Non solo: il 2024 sarà un anno molto difficile perché sarà quello di transizione verso l’elettrico e con gli ammortizzatori sociali che terminano il 31 marzo, per questo è prevista una lunga fermata dal 1° dicembre al 9 gennaio, dopodichè si lavorerà su un solo turno.

A guardare il bicchiere mezzo vuoto è invece la Fiom-Cgil che con il segretario della federazione provinciale Frosinone e Latina va dritto al cuore del vero problema: l’occupazione continuerà a scendere e non sono previste nuove assunzioni anche perché la produzione sarà sempre minore. “Anzitutto - dice Gatti - io sono stato il primo a dire, negli anni scorsi, che il futuro era l’elettrico e che eravamo in netto ritardo. Bene l’assegnazione dei modelli, ma non vanno create aspettative molto alte come fatto dieci anni fa, nel 2015, quando è partita la produzione della Giulia. In questo decennio abbiamo perso occupazione e continueremo a calare visto che sono previste altre uscite incentivate e nessuna assunzione. A lungo termine, dunque, non si vedono grandi prospettive. Per non parlare del 2024, che si prevede difficilissimo, per Stellantis e soprattutto per l’indotto”.


 





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