Valle dei Santi - Il sindaco Simone Costanzo: "In merito ai dati sul gioco d'azzardo resi pubblici dall’Arcidiocesi di Gaeta, e il risalto offerto dai mezzi di informazione, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni"
"In merito ai dati, resi pubblici dall’Arcidiocesi di Gaeta sul gioco nei Comuni ricadenti nel suo circondario, e il risalto offerto dai mezzi di informazione, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni sul paese che ho l’onore di amministrare e che risulterebbe, in base ai dati, forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il 2022 avere un consumo di circa 4000 euro di media della giocata pro capite, collocandosi ai primi posti di eventuali graduatorie, redatte fra i vari Comuni".
A parlare è il sindaco di Coreno Ausonio, Simone Costanzo, che argomenta: "Innanzitutto voglio ringraziare l’Arcidiocesi per il lavoro che svolge, segnalando un fenomeno che ovviamente denota un disagio sociale e senza voler minimamente sminuire il problema, devo rilevare che non riguarda la maggioranza dei cittadini di Coreno, che sono persone perbene che lavorano, alcuni anche nelle attività estrattive al caldo e al freddo con abnegazione e serietà e quindi bisogna dare atto che Coreno non è certo Las Vegas, anzi parliamo di un Paese operoso di grandi lavoratori".
Infatti è mia intenzione capire nel dettaglio il dato fornito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli perché oggettivamente parliamo di cifre importanti, che non hanno riscontro nell’offerta locale e che lasciano dei dubbi, calcolando altresì che l’età media dei nostri concittadini è elevata e che vi sono centinaia di persone che non hanno dimestichezza con le modalità online dei giochi.
Tutto ciò al netto di una condanna che esprimo forte e decisa di questo fenomeno che, per dircela tutta, sovente è legato a un’offerta indiscriminata e assillante fornita proprio dalla Stato che ne ricava risorse".
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