Affettività in carcere, cade il tabù: sentenza rivoluzionaria della Corte costituzionale

Cronaca - Esulta l'avvocato di Cassino Sarah Grieco, segretaria de la Società della Ragione, docente di Esecuzione penale e da anni impegnata in prima linea, con una lunga ricerca e una proposta di legge adottata dal consiglio regionale del Lazio: "È una grande vittoria per noi che dicembre scorso abbiamo promosso un appello, sottoscritto da oltre 200 fra giuristi e personalità della società civile"

Affettività in carcere, cade il tabù: sentenza rivoluzionaria della Corte costituzionale
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 26-01-2024 17:49 - Tempo di lettura 3 minuti

Affettività in carcere, sentenza rivoluzionaria da parte della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 18 dell’ordinamento penitenziario, nella parte in cui «non prevede che la persona detenuta possa essere ammessa a svolgere i colloqui con il coniuge, la parte dell’unione civile o la persona con lei stabilmente convivente, senza il controllo a vista del personale di custodia, quando, tenuto conto del suo comportamento in carcere, non ostino ragioni di sicurezza o esigenze di mantenimento dell’ordine e della disciplina, né, riguardo all’imputato, ragioni giudiziarie».

Secondo Sarah Grieco, segretaria de la Società della Ragione, “è una grande vittoria per noi che dicembre scorso abbiamo promosso un appello, sottoscritto da oltre 200 fra giuristi e personalità della società civile.

 

È importante – continua Grieco – che sull’affettività la Corte abbia affermato che lo Stato non possa «annullarla in radice, con una previsione astratta e generalizzata, insensibile alle condizioni individuali della persona detenuta e alle specifiche prospettive del suo rientro in società».”

“Così – conclude Grieco - finalmente il nostro paese si allinea alla stragrande maggioranza degli ordinamenti europei che garantiscono il diritto dei detenuti a coltivare gli affetti, che sono parte fondamentale del percorso di reinserimento nella società.”

L'avvocato Sarah Grieco, lo ricordiamo, da anni è impegnata in prima linea sul tema, con una lunga ricerca e una proposta di legge adottata dal consiglio regionale del Lazio.

 





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