"Cassino città della cultura: 52 settimane, 52 eventi"

Politica - La proposta del candidato alle primarie Giuseppe Sebastianelli: "Per rendere più attraente il centro è necessario rendere visibile ciò che la seconda guerra mondiale ha sepolto alle pendici del monte che ospita l’abbazia più importante d’Italia, d’Europa e del mondo"

"Cassino città della cultura: 52 settimane, 52 eventi"
di Redazione - Pubblicato: 29-01-2024 12:59 - Tempo di lettura 3 minuti

Innanzitutto riportare alla luce ciò che la seconda guerra mondiale ha sepolto, la vecchia Cassino, che quelli della mia generazione hanno conosciuto attraverso i ricordi dei giovani, ma che i nostri giovani e quelli di tutta Europa non immaginano neppure. Eppure quella storia sepolta è un volano per un nuovo turismo.   

Il programma elettorale delle amministrative deve rimettere in primo piano il nome della città di Cassino tra le città italiane  con una storia  importante.

Per rendere più attraente  la città è necessario rendere  visibile ciò che la seconda guerra mondiale ha sepolto alle pendici del monte  che ospita l’abbazia più importante d’Italia, d’Europa e del mondo.

Sono convinto che la riscoperta della città sia uno dei  progetti da portare avanti insieme a tutto il Consiglio comunale con il coinvolgimento dei privati che potranno contribuire con risorse economiche.

Storia ed eventi innovativi per realizzare 52 eventi per 52 settimane all’anno.

Cassino è avvantaggiata dalla posizione geografica a metà tra Roma e Napoli e non sarebbe difficile attirare appassionati di musica, arte, mostre, cultura e iniziative in ogni settore. La città dovrà  diventare  “la città degli eventi  culturali e musicali”,  con lo slogan  “52 settimane  52 eventi”, a partire da quelli esistenti, per far sì che ogni fine settimana sia sempre vivo  con la presenza di turisti e sappia attrarre  i paesi intorno e le province limitrofe.

Il teatro romano, l’anfiteatro, la rocca Janula,  il teatro Manzoni, l’Historiale,  la villa comunale  sono sicuramente  un fiore all’occhiello della nostra città di Cassino. Se ad essi si aggiunge  la collaborazione, che deve essere possibile, con l’abbazia per il turismo religioso, perché l’abbazia è nel cuore della città,  non solo sul monte:  Cassino è Montecassino  e Montecassino è Cassino e insieme dobbiamo lavorare tutti per il benessere di un territorio  che  ha nella sua storia  la forza per lenire  anche  un momento sociale di grande cambiamento con le industrie tradizionali in crisi.

 





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