Attualità - Sempre meno ragazzi si stanno candidando per partecipare a questa importante esperienza di volontariato. Negli ultimi anni molti posti sono rimasti vacanti, lasciando perplessi sia i gestori del programma che gli esperti del settore. Ecco quali potrebbero essere le cause
Il Servizio Civile Universale, un tempo molto ambito dai giovani italiani, sembra ormai essere caduto nell'ombra dell'indifferenza. Negli ultimi anni, sempre meno ragazzi si stanno candidando per partecipare a questa importante esperienza di volontariato, demotivati dal fatto che i fondi stanziati per questo programma sono meno generosi. Se l'anno scorso il bando di selezione del Servizio Civile Universale arruolava ben 71.550 giovani, quest'anno, saranno 52.236 i posti disponibili.
D'altra parte, negli ultimi anni molti sono rimasti vacanti, lasciando perplessi sia i gestori del programma che gli esperti del settore. Ma quali sono le ragioni dietro questa crescente indifferenza dei giovani italiani nei confronti del Servizio Civile Universale? La prima causa risiede sicuramente nella mancanza di fondi adeguati per sostenere il programma. I giovani sanno che, sebbene questa esperienza di volontariato possa offrire loro la possibilità di acquisire nuove competenze e di crescere personalmente, non possono permettersi di svolgerla a scapito del loro sostentamento economico.
Ecco perché molti preferiscono cercare una remunerazione economica piuttosto che dedicarsi al Servizio Civile. L'altro aspetto da considerare è l'enorme gap tra i posti disponibili, il cui numero di candidati selezionati si è ridotto drammaticamente quest'anno. Quando i giovani vedono che i loro sforzi e le loro competenze non trovano riscontro nella selezione, è facile capire come perdano gradualmente interesse. Per evitare che questa importante esperienza di volontariato svanisca nell'indifferenza generale, è necessario che le istituzioni competenti e i gestori del programma agiscano immediatamente.
Serve un'adeguata attenzione e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, che dovrebbero lavorare insieme per risvegliare l'interesse dei giovani italiani per il Servizio Civile Universale e far sì che esso torni ad essere una sfida entusiasmante per il futuro del nostro Paese. Un esempio è il workshop organizzato dall'associazione Dike e il CSV Lazio. Un workshop dal titolo Le Politiche Giovanili in Italia. Walter Bianchi, presidente dell’associazione Dike, e Maria Cristina Papitto, spiegano come l’intento del progetto è quello di continuare a perseguire gli obiettivi dell’azione sociale promossa da diversi anni sul territorio di Cassino.
Un’occasione per offrire uno spazio di confronto ai giovani della nostra città. Il workshop diventa una maniera per incentivare la consapevolezza sulle opportunità offerte ai giovani, e le associazioni lavorano a questo progetto per essere a loro disposizione.
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