Cassinate - La lista 'Per San Vittore' apre la campagna elettorale con tantissima partecipazione. Il candidato a sindaco parla anche agli avversari: "Il mio augurio è rivolto a tutti i candidati e ai sostenitori anche della lista a noi avversa, per una campagna elettorale corretta"
“Un colpo d’occhio incredibile” sono state le prime parole di Eugenio Iannetta, il candidato sindaco di San Vittore del Lazio, pronunciatenon appena salito sul palco domenica, alla presentazione della sua lista, di fronte alle centinaia di persone intervenute.
C’era un bagno di folla infatti, alla presentazione della sua candidatura e di quella dei dieci candidati consiglieri della lista “Per San Vittore”, scoperti dal pubblico, uno dopo l’altro, con i loro interventi. “La vostra partecipazione è davvero imponente – ha esordito sul palco Iannetta rivolgendosi al pubblico - Credo che sia il giusto riconoscimento a tutte quelle persone che dall’estate scorsa hanno voluto trovare il tempo per riunirsi costantemente e con perseveranza, per creare questo progetto politico, mettendo spesso da parte i propri impegni familiari e lavorativi”.
Una serata partecipata che ha ufficialmente aperto la campagna elettorale. La lista capeggiata da Eugenio Iannetta infatti, è la prima ad essersi presentata agli elettori. I dieci candidati consiglieri che rappresentano le diverse aree del territorio comunale, hanno motivato la loro decisione di impegnarsi in prima persona e tutti hanno elogiato la preparazione del candidato sindaco rispetto al funzionamento della macchina amministrativa. Qualcuno ha anche affermato, ironicamente, che ha scelto Iannetta per i suoi principali “difetti”: onestà, serietà, competenza. Altri ne hanno evidenziato le doti umane e la capacità di mediare, di risolvere, di non risparmiarsi mai, così come ha fatto in questo lungo percorso che lo ha portato fino alla candidatura a sindaco. “Mi sento il capitano di questa squadra, il capo è colui che comanda e nella gestione della cosa pubblica nessuno può comandare o disporre di beni che sono di tutti – ha spiegato Iannetta sul palco - Un capitano sa che senza i compagni di squadra nulla sarebbe possibile, sa che bisogna tenere la squadra unita, che non bisogna lasciare nessuno indietro”.
E allora eccola, la squadra, in ordine alfabetico: Anna Aceti, Roberto Cassone, Roberta Evangelista, Francesco Furner, Francesco Paolo Giangrande, Mauro Giangrande, Gianluca Marsella, Alessio Sforza, Michele Simeone, Michele Vittorelli.
“Il progetto “Per San Vittore” trova la sua forza in questo movimento al quale vi chiedo di unirvi – ha affermato il candidato sindaco - perché la partecipazione e la condivisione delle scelte che andremo a far,e non si limiterà a questa campagna elettorale ma sarà ancora più importante dal 10 giugno in poi, quando sarete la forza propulsiva delle scelte che verranno fatte”.
Tanta l’emozione, ma anche la concretezza. Durante gli interventi, sia i candidati più giovani che quelli più esperti, hanno evidenziato una serie di bisogni di San Vittore del Lazio, ma anche le potenzialità inespresse di un territorio con una posizione geografica strategica.
“Il programma è ambizioso, vola un po’ più alto rispetto alle cose ordinarie. Sentivo parlare prima di giovani che vanno via. Certo è un problema, ma bisogna creare le condizioni affinché questo non avvenga – ha spiegato Iannetta - Se i giovani non hanno una occupazione, un reddito per progettare il loro futuro, non hanno la possibilità di costruirsi un tetto, come possono rimanere qui? Se sono assenti politiche di recupero del patrimonio edilizio esistente, cosa dovrebbero fare?”
Una serie di domande e di spunti sono partiti dal palco allestito in Via Provinciale a San Vittore e che troveranno risposte e proposte nel programma elettorale che verrà spiegato già nei prossimi appuntamenti.
La chiusura dell’intervento del candidato sindaco è stato un appello: “Il mio augurio è rivolto a tutti i candidati e ai sostenitori anche della lista a noi avversa, per una campagna elettorale corretta, dove alla fine ognuno di noi avrà la soddisfazione di aver portato avanti le proprie convinzioni e le proprie argomentazioni” ha concluso Eugenio Iannetta.
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