Opinioni - Emerge sempre l’attenzione per le persone e non per le cose, senza accantonare quelle che sono le proposte elettorali anche per il rilancio del turismo che può generare altre possibilità occupazionali
Il candidato sindaco del centrodestra, conferma tutta la propria autenticità quando afferma il principio “prima le persone” poi le cose, una autenticità confermata dalla singolare scelta di iniziare la propria campagna elettorale non dal centro di Cassino ma da un quartiere in abbandono.
Sarebbe stato comodo approfittare della presenza di molte persone all’iniziativa “Streed food” in Piazza Labriola per riempire la piazza, ma sarebbe stata una piazza non propria, invece si sceglie la strada più difficile, quella della periferia e dell’emarginazione.
Una scelta molto difficile e rischiosa, una scelta che riconferma la strategia del candidato sindaco del centrodestra, di rimettere al centro non piazze e strade ma le persone e le famiglie.
La differenza è tutta qui, mentre Salera si occupa delle buche, Buongiovanni si occupa di chi ci finisce dentro; si ripete l’antica e salutare contrapposizione tra i comunisti del dopoguerra che mettevano al centro della loro attività politica “il partito” e la DC che metteva al centro la persona, in ossequio alla dottrina sciale della Chiesa.
Non conta quante persone ci sono sotto ogni palco, conta il messaggio forte che si intende lanciare, Buongiovanni vuole lasciare a Salera il compito di parlare di strade e di piazze e di appalti; lui, invece, sceglie l’alternativa, di occuparsi della gente, delle esigenze di ogni persona e di ogni famiglia, una specie di nuova DC, quella di La Pira di Dossetti e di De Gasperi.
Non è una corsa al voto in più, ma l’affermazione di un principio elementare: con una nuova piazza non è migliorata la qualità della vita delle famiglie, quindi preoccuparsi prima delle persone e solo dopo delle piazze.
Non è una scelta azzardata considerato il disagio di molti giovani e di tante famiglie, ritornare indietro e proporre valori prima che opere, ricostruire una comunità non intorno a quattro pietre nuove lungo una strada ma intorno a valori importanti e condivisi.
L’armonia sociale era uno dei pilastri del Codice di Camaldoli che diete i natali alla DC, senza il ritorno all’armonia sociale sarà difficile ricostruire una società sana e solidale. Anche lo sguardo alle esigenze giovanili sembra andare verso l’interpretazione del lavoro come esplicazione della dignità dell’uomo, una parola di speranza per quei giovani che solo attraverso il lavoro possono formarsi una famiglia, altro tema caro a Buongiovanni.
La solitudine, altro tema toccato da Buongiovanni, quella solitudine che non riguarda solo le persone della terza età, ma anche molti giovani, su queste tematiche prevede uno sviluppo nuovo per l’assessorato ai servizi sociali.
Emerge sempre l’attenzione per le persone e non per le cose, senza accantonare quelle che sono le proposte elettorali anche per il rilancio del turismo che può generare altre possibilità occupazionali.
È emersa tutta la capacità oratoria di Buongiovanni che con garbo ma con grinta ha anche sferzato l’amministrazione uscente sulle tante cose promesse e non fatte.
Siamo solo alla prima tappa, sembra certo che da parte del Centrodestra e del proprio candidato sindaco il taglio rimanga sempre quello incentrato intorno alle persone e non alle cose.
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