Economia - Una giornata storica, oggi, per lo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. Gli operai hanno abbandonato la catena di montaggio lamentando gli eccessivi carichi di lavoro. Ha aderito circa l'80% dei lavoratori. E la protesta assume subito un rilievo nazionale, interviene il segretario generale della Fiom-Cgil che commenta con orgoglio: "“È il tempo della dignità. Cassino alza la testa e sciopera”
Oggi a seguito dell'ennesima presa di posizione unilaterale, da parte della dirigenza Stellantis e Alfa Romeo, dì aumentare ulteriormente i ritmi produttivi e i carichi di lavoro, le operaie e gli operai dello stabilimento di Cassino hanno risposto con lo sciopero.
Le lavoratrici e i lavoratori e dei reparti Montaggio, Plastica, Lastratura e i relativi terziarizzati, ormai allo stremo, dopo la pausa delle 8.00, si sono organizzati e, sostenuti dai delegati sindacali delle Organizzazioni UILM Frosinone, FIOM e FLMU-CUB, hanno manifestato contro gli eccessivi e insostenibili carichi di lavoro.
La scelta aziendale del turno unico, non solo ha peggiorato le condizioni lavorative ma ha ridotto drasticamente il salario dei lavoratori che, come sempre, sono gli unici a pagare le conseguenze della crisi. Infatti, mentre una parte dei lavoratori è sospesa in Contratto di Solidarietà con il salario falcidiato, chi lavora, a ritmi infernali, perde pure le maggiorazioni.
Lo sciopero ha inteso rivendicare migliori condizioni lavorative e di vita all'interno della fabbrica. Non si può continuare a fare efficienza e profitto sulla pelle degli operai.
Da decenni presso lo stabilimento di Cassino non si aveva un'adesione così alta ad uno sciopero interno. Ben oltre l'80% dell'effettiva forza lavoro ha aderito e ha rivendicato rispetto e dignità. Nel corso dello sciopero si è tenuta un'assemblea fuori i cancelli dello stabilimento; i lavoratori all'unanimità hanno delegato ì rappresentanti sindacali UILM, FIOM e FLMU-CUB a dare seguito alle loro istanze.
Qualora la dirigenza aziendale dovesse perseverare nell'atteggiamento vessatorio aumentando i carichi di lavoro, già domani 22 maggio 2024, qualora la dirigenza aziendale dovesse perseverare aumentando ancora i carichi di lavoro, si proclamerà un nuovo sciopero coinvolgendo questa volta tutti i reparti di Stellantis.
“Ci prefiggiamo anche l'obiettivo di rilanciare la questione occupazionale di Stellantis e del suo indotto sul nostro territorio. La gravità della situazione dello stabilimento è una questione che riguarda tutti e nessuno può tirarsi indietro. L'unità - spiegano i sindacati facendosi portavoce delle istanze degli operai - è indispensabile per poter arginare Stellantis Cassino e la sua totale indifferenza verso i suoi stessi dipendenti”.
La protesta degli operai di Cassino ha subito un eco nazionale: “È il tempo della dignità. Cassino alza la testa e sciopera” dichiara il segretario generale della Fiom-Cgil Michele De Palma.
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