Opinioni - Non solo 'sciacalli' e 'puttane'. La campagna elettorale di Cassino ci sta permettendo di scoprire altre categorie . E lo spettacolo è divertente, anche se un po' vecchio, a dir la verità...
È probabile che nella categoria dei giornalisti ci siano anche - come affermavano tempo fa certuni del M5S - “sciacalli” e “puttane”: come in tutte le categorie, del resto. Nulla, però, al confronto di un’altra categoria ancora non ben definita: gli informatori, coloro che sono convinti di fare informazione. Per loro il padrone non è necessariamente un editore, figurarsi i lettori.
Sovente è un sindaco, un assessore, un signorotto locale, un candidato alle elezioni comunali: basta che uno di loro faccia un fischio e gli informatori accorrono, pronti a diffonderne il verbo. E credono - ne sono convinti, perché hanno sempre fatto così, vantandosi di non avere avuto insegnanti in materia - che questo sia “fare informazione”. Poveretti, come s'offrono.
Si vantano di innovare il linguaggio, di inventare nuovi format, di cambiare il modo di fare informazione. Invece utilizzano il solito vecchio ‘trucco’ noto sin dai tempi della Prima Repubblica: ‘attaccare per avere’.
Ed ecco allora che quando si presenta sulla scena un candidato a sindaco nuovo a questi giochi, viene messo alla berlina, deriso per i progetti che presenta, trattato come un appestato perché ha il peccato originale di non essere nato all’ombra della millenaria abbazia. Insomma: una sorta di mezza calzetta che non sa neanche chi lo ha creato. Così, almeno, lo dipingono gli informatori.
Quelle critiche rischiano di scalfire l’immagine di colui che dovrebbe rappresentare il nuovo che avanza, ed ecco allora che d’improvviso, dalla sera alla mattina, quello che era un mezzo sfigato destinato a una sconfitta senza precedenti, viene quasi elevato a statista.
Il signorotto locale, stufo dei continui attacchi degli informatori, capisce che è il momento di riportarli sulla retta via: ecco che arrivano allora fantomatici ‘bagni di folla’ per raccontare le gesta dell’ex mezza calzetta oggi proiettato invece verso grandi orizzonti, capace di entrare nel cuore dei cittadini e di infiammare la piazza al punto che si stava rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco per domare quelle fiamme.
Funziona così da sempre, nessuna meraviglia. La stampa locale non se la passa bene, figurarsi gli informatori. I signorotti locali sono sempre lì pronti a pensare che la roba nostra sia roba loro, basta solo inserire il gettone. Ci siamo cascati tutti, purtroppo, noi per primi. Senza mai però permettere a nessuno di calpestare la nostra dignità.
Poveretti, come s’offrono!
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