Giornata dell’Inclusione “Volano farfalle” al Liceo Varrone di Cassino

Scuola e Università - Quest’anno il tema è stato dedicato alla parità di genere e del riconoscimento del ruolo delle donne nella società

Giornata dell’Inclusione “Volano farfalle” al Liceo Varrone di Cassino
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 26-05-2024 14:37 - Tempo di lettura 3 minuti

Giornata dell’Inclusione “Volano farfalle” al Liceo M.T. Varrone di Cassino. Quest’anno il tema è stato dedicato alla parità di genere e del riconoscimento del ruolo delle donne nella società.

Per l’occasione all’ingresso della scuola è stata collocata una panchina rossa, inaugurata dall’assessora comunale alla Pubblica Istruzione, Maria Concetta Tamburrini. E una sedia è stata posta nell’atrio a ricordare ogni donna abusata o uccisa.

Prezioso è stato il lavoro della referente, la professoressa Gabriella Sabatini, del docente Piero Pelosi, di molti professori e degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione. 

La manifestazione, è iniziata nello spazio esterno antistante l’ingresso principale della scuola, dove nei giorni scorsi è stata collocata una panchina rossa, donata alla scuola dal Comune di Cassino. Dopo una breve presentazione a cura di uno studente, ha preso la parola l’assessora Concetta Tamburrini, che nel suo intervento ha sottolineato la valenza culturale dell’iniziativa: “Panchine Rosse è un progetto culturale, sociale, comunitario, che mira a visualizzare la lotta per la consapevolezza, l’informazione, la prevenzione e la sensibilizzazione contro la violenza di genere e il femminicidio.

L’assessora ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione Comunale in iniziative quali la Casa Rifugio “Essere libera”, inaugurata il 26 novembre 2020, e lo sportello antiviolenza divenuto ormai un vero e proprio centro: l’assessora ha parlato di “due obiettivi concreti di assistenza e prevenzione alle donne vittime di violenza”.

L’evento è proseguito, nell’auditorium della scuola dove la dirigente scolastica, professoressa Teresa Orlando ha sottolineato che “la promozione della parità di genere, la prevenzione della violenza e il sostegno alle vittime sono obiettivi chiave nel contesto del dibattito politico e culturale italiano, ineludibili anche per la scuola, principale agenzia educativa e formativa. Alla scuola - ha precisato la Preside - spetta il compito di promuovere la cultura del rispetto e delle pari opportunità, contrastando qualsiasi forma di violenza e di discriminazione”.

La giornata è stata arricchita dalla presenza di tanti ospiti: la professoressa Fiorenza Taricone, già Prorettrice Terza Missione, Ordinaria di Storia delle dottrine politiche e di Pensiero politico e Questione femminile dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; la prof.ssa Alessandra Zanon, delegata del Rettore per la Disabilità ed il Supporto Psicologico per il Cudir, Centro Universitario per la Disabilità, l’Inclusione e la Ricerca di Unicas; la dott.ssa Cosima Delia di Sviluppo Lavoro Italia, che ha ricostruito nel suo intervento il percorso formativo svolto in collaborazione col Gruppo Infordata, con il Centro Antiviolenza Kalimess di Cassino, con l’Associazione Risorse Donna – Casa Rifugio di Cassino, col consorzio Parsifal di Frosinone; Sara Pietrobono, presidente della Cooperativa Stile Libero, di cui ha illustrato le finalità: un ente che entra quotidianamente in contatto diretto con i bisogni, le emozioni, i pensieri di ogni fascia di età, rilevando spesso la necessità di intervenire con una “educazione alle differenze” in grado di esplorare e affrontare tematiche quali i condizionamenti sociali, l’interiorizzazione delle norme, gli stereotipi, le discriminazioni, la libertà dei diritti; le dott.sse Serena Di Carlo e Raffaella Tammelleo, dell’Associazione Risorse Donna – Casa Rifugio “Essere libera”, che hanno ricordato ai presenti che il servizio specializzato offerto dalla Casa si fonda su una metodologia dell’accoglienza, basata su un approccio di genere e sui principi della Convenzione di Istanbul.

Un momento particolarmente toccante è stata la testimonianza di una donna ospite in passato della Casa Rifugio: il racconto toccante di una vita vissuta tra offese, violenze, denigrazioni quotidiane, minacce, si è trasformato in un monito per tutti, in modo particolare per le studentesse, a non sottovalutare mai i primi segnali della violenza, in qualunque forma essa si presenti, a credere che uscire dalla violenza, per una donna, è possibile grazie soprattutto all’importante lavoro delle reti antiviolenza. Presenti in auditorium anche la dott.ssa Silvia Trobbiani, la dott.ssa Aurora Maragni, il dott. Massimo Lacidogna del Gruppo Infordata, che nel corso dell’anno scolastico hanno incontrato gli studenti, per parlare della certificazione di genere come strumento per favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale; la dott.ssa Maria Colafrancesco del Centro per l’Impiego di Frosinone. La mattinata si è conclusa con l’illustrazione dei lavori svolti dagli studenti, che hanno previsto anche l’uso di tecnologie immersive.

La scelta della tematica è scaturita da un percorso di orientamento formativo – “Generi diversi, stessi diritti” - svolto nel corso dell’anno scolastico dalle classi quarte dell’istituto. La scuola in collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia, Direzione Territori del Lazio - società che promuove l’inclusione sociale e lavorativa, contrasta i divari, accompagnando l’incontro tra imprese e persone con lo sviluppo di competenze adeguate alle transizioni in corso - ha organizzato delle giornate di orientamento per sensibilizzare e informare gli studenti sui temi della certificazione di genere, del contrasto attivo alle violenze di genere e delle pari opportunità.

Il Liceo nel corso dell’anno ha aderito all’iniziativa “Posto occupato”, una campagna nazionale di sensibilizzazione sociale contro la violenza sulle donne. Per questo nell’atrio della scuola è stata collocata una sedia vuota, che rimarrà lì a ricordare ogni donna abusata, ogni vita spezzata: sarà un monito silenzioso, una voce per chi non ha più voce.

 


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