Racconti e Poesie - Oggi Francesca Messina ospita la poesia di Dante Di Iorio di Rocca d'Evandro
Santuario di Santa Maria di Mortola
"Vecchie mura racchiudono antiche storie
di uomini, una volta bambini,
le rampicanti edere
colorano le tue facciate
fino alla superba vetta,
orfana ormai della dignitosa campana di cui i cupi rintocchi nella valle segnavano
l'aspre ore di lavoro;
ti ergi con maestosa bellezza sul colle e nel tuo silenzio custodisci la Gioia più grande,
la Mamma,
nostra Amata da secoli,
mentre l'odore fresco e purificato delle pietre calpestate riportano a canti e sapori di vita vissuta,di pellegrini d'ogni parte.
Dentro l'umile altare per la devozione delle anime,
dove la sempre rinnovata speranza unisce i pii cuori
a ricordare la proposta della salvezza di quanti, negli anni
hanno raggiunto i tuoi piedi.
Oggi sembri rifiorire a nuova vita,perché gli alberi accanto, fedeli, ti ombreggiano
e la carezza della leggera brezza marina alza le tue polveri sotto un tiepido sole
che asciuga i tuoi tristi pianti:
ma è l'umano abbandono
che ti ferisce e che ti castiga alla solitudine più cruda
di quella fede spezzata di altri uomini che,
dismessi i laceri cenci di una volta,
vagano ora più spogli, vestiti."
Dante Di Iorio (Rocca d'Evandro)
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