La disfatta del Centrodestra e la 'lontananza' della Regione. Serve un rimpasto

Opinioni - Nel 2019 la differenza tra i dati delle europee e quelli delle amministrative fu di 4.690 voti, quest'anno è ancora più evidente: la coalizione perde 5.543 voti alle comunali di persone che nello stesso giorno nella cabina elettorale hanno votato i partiti di centrodestra alle europee

La disfatta del Centrodestra e la 'lontananza' della Regione. Serve un rimpasto
di autore Lello Valente - Pubblicato: 14-06-2024 06:59 - Tempo di lettura 3 minuti

I numeri, solo i numeri perché siamo passati dalla solitudine del leader alla sola solitudine, perché di leader nemmeno l’ombra.

Una bella lezione ripassare il capolavoro di Macchiavelli che evidenzia  come la prima regola del “principe” consiste nella sapienza  con la quale raccomanda che i buoni consigli siano il risultato delle capacità del Leader e non viceversa. Per questo è importante selezionare con cura le persone a cui chiedere consiglio e soprattutto  metterle in condizione di dire ciò che pensano. L’IO, la presunzione di saper fare da soli, l’inebriarsi di essere i più capaci,  conduce alla sconfitta, anche quando si pensa che un piccolo obiettivo sia stato raggiunto. 

Nel calcio nemmeno Maradona avrebbe mai potuto vincere nulla se al suo fianco non ci fosse stata una squadra, non da sfruttare ma con la quale condividere le strategie di gioco. Un bel dribbling ,se non fai goal diventa inutile

Non servono ulteriori parole per decifrare i  numeri del centrodestra, gli elettori del centrodestra di Cassino sono sempre stabili, e sempre oltre i diecimila voti e sempre oltre il 50%: alle europee nel 2019 prese 10.805 voti, nel 2024 sono 10.335.

Nel 2019 la differenza tra i dati delle europee e quelli amministrativi fu di 4.690 voti a discapito della amministrative; nel 2024 la differenza è ancora più evidente, perde alle amministrative 5.543 voti.

Senza entrare nel calcolo dei singoli partiti  il dato complessivo dice che alle politiche i cittadini di Cassino votano in  maggioranza assoluta per il centrodestra, alle amministrative gli stessi cittadini votano per il centrosinistra.

Non  facciamo ricorso ad analisi di comodo come quella del sindaco che non ha convinto  abbastanza, il candidato Buongiovanni  ha preso circa cento voti più delle liste, ed anche se ne avesse preso solo uno sta ad indicare che  il suo lavoro lo ha fatto e fatto bene.

Il dato numerico sul quale riflettere è quello dei partiti che sono scesi di molti voti dalle europee alle amministrative più di cinquemila voti in meno devono far riflettere, persi  mille voti al confronto della differenza del 2019, a significare che la qualità dell’offerta delle liste è scesa ancora di più e che il peso dei partiti scema sempre di più.

Il dato è ancora peggiore se si pensa che nel 2019 c’era in carica la Giunta regionale targata centrosinistra, adesso con la Giunta regionale di Centrodestra i risultati sono stati ancora peggiori, a conferma che questa Giunta regionale sul territorio non si percepisce, non si sente vicina, se poi si danno incarichi a gente che a Cassino ha sostenuto apertamente alle amministrative il centrosinistra, di cos’altro dobbiamo discutere!?

Eccola la responsabilità dei partiti incapaci di esercitare un ruolo sui territori e nell’amministrazione regionale che se non cambia registro sarà destinata  a perdere alla prossima scadenza perché l’abbandono dei territori è forte ed è ben percepito dalla gente e dalla classe politica. Vogliamo chiederci come mai il Governatore Rocca abbia più volte fatto visita ai territori vicino Cassino e non sia mai venuto in città? C’era un accordo che prevedeva che non dovesse venire?

Queste sono le grandi responsabilità dei partiti, mentre  Salera godeva della macchina amministrativa e del governo della città, il Centrodestra è stato lasciato solo, solissimo. Qualcuno si agita alla ricerca di responsabilità, sarebbe utile che ognuno facesse una seria analisi del proprio partito per capire cosa sia successo, prima durante e dopo la competizione amministrativa.

Adesso attendiamo un rimpasto della Giunta regionale, epurati e confermati non ci interessano, la cosa importante è che ci siano assessori regionali che siano forti e radicati sui territori, che siano in grado di organizzare la loro segreteria in modo efficiente rappresentando le cinque province del Lazio, con  una regia politica di tutto il centrodestra che deve essere in grado di conoscere tutti gi interventi che si fanno e si finanziano sui territori, un controllo della macchina politica del tipo della Prima Repubblica, così come ha sempre fatto la sinistra quando governa.

Il tempo delle elezioni viene per tutti, la presunzione di poter contare su numeri certi non esiste più, soprattutto in competizioni come le regionali, la scelta è solo una, cambiare radicalmente registro e subito, senza tentennamenti ed inserire subito persone chi sui territori  esistono, che esercitano la loro  presenza con forza , con  costanza e con autorevolezza.

L’alternativa è prepararsi ad una nuova sconfitta.





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