Il 'caso campane' e le battaglie che invece ancora attendono

Opinioni - In molti hanno ritengono che la stessa tigna spesa per zittire la "voce del Signore" come definì dom Bernardo D'Onorio le campane di Sant'Antonio, gli ambientalisti la potrebbero usare nei confronti dei locali e di altre realtà che pure provocano inquinamento

Il 'caso campane' e le battaglie che invece ancora attendono
di autore Giovanni Trupiano - Pubblicato: 28-06-2024 15:23 - Tempo di lettura 2 minuti

Se fosse vivo Giovannino Guareschi, la querelle sulle campane della chiesa di San Antonio a Cassino, sarebbe un ottimo soggetto per un remake di Don Camillo e Peppone in versione più moderna. Ma se don Benedetto Minchella parroco della centralissima canonica è un vero sacerdote, Edoardo Grossi ambientalista integralista, non ha i baffi di Peppone.

La vicenda finita sui rotocalchi nazionali, riguarda oramai la arcinota vicenda del suono delle campane. Petizione rigorosamente on line, e campane all'indice. La storia ha fatto il giro dello Stivale, e come al solito ha creato la solita italica spaccatura dei pro campane e dei cultori del sonno che non amano essere disturbati. Don Benedetto, da buon uomo di chiesa non ha ritenuto di mettersi a fare bracci di ferro contro i suoi potenziali parrocchiani ed ha deciso di regolarsi come lui stesso ha comunicato: "Dopo aver silenziato Il Campanile per 24 ore al fine di comprendere quale scelta migliore compiere, ho telefonato all'ARPA (agenzia regionale protezione ambientale) che mi ha comunicato il testo degli accordi tra lo Stato e la chiesa in merito all'uso del campanile e dunque mi ha attestato che le campane in funzione delle Celebrazioni potranno essere sempre suonate e non sottostanno ad alcun vincolo inerente l'inquinamento acustico.

uniche modifiche apportate saranno l'eliminazione della campana a distesa che segna mezzogiorno, poiché non è collegata ad una celebrazione ma saranno sufficienti i 12 tocchi del campanile. Inoltre è concesso l'uso della musica registrata a livelli moderati e, sempre per amore della pace, ho diminuito il volume dell'Ave Maria che scandisce l'inizio e la fine della giornata. Grazie a tutti per la solidarietà e l'affetto dimostratomi."

Se proprio non lo ha abbattuto, Edoardo Grossi ha comunque ridimensionato il "nemico suonatore" che attenta alla salute dei cassinati. Ha fatto bene? Ha fatto male? Di questo discutono i cittadini a campane pressoché ferme, in molti hanno arguito che la stessa tigna spesa per zittire la "voce del Signore" come defini' dom Bernardo D'Onorio le campane di San Antonio, gli ambientalisti che fanno opera meritoria sia chiaro, la potrebbero usare nei confronti di bar e baretti che fino alle quattro di mattina cantano e ballano con tanto di dj.

Oppure invitare la polizia urbana a dare un'occhiata a motorini e motorette varie che impazzano per le vie del centro a tutte le ore. Il discorso si fa complicato, e la difficoltà che bisogna affrontare durante la quotidianità sono già troppe. Molto più facile zittire le campane che, per secoli come popolo cristiano, ci hanno accompagnato dal giorno della nascita fino a quello della  morte. 





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