Economia - Durante l'incontro che si è tenuto nella sede di Unindustria a Cassino i vertici di Rdm Group hanno garantito che non si rende necessaria altra cassa integrazione per i lavoratori della cartiera di Villa Santa Lucia. Domani l'assemblea con i lavoratori
Non si rendono necessari altri ammortizzatori sociali: i circa 300 operai della cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia, almeno per tutta l’estate possono stare tranquilli sulla continuità produttiva. Questo è quanto emerso nel vertice di ieri mattina nella sede di Unindustria Cassino tra la dirigenza aziendale e i segretari delle sigle sindacali Slc Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Chimici a riguardo della Reno de Medici.
Nella sostanza dei fatti, durante l’incontro di ieri mattina l’azienda ha comunicato che nonostante la crisi del settore sia ancora presente a livello globale, l’intenzione è comunque quella di garantire al massimo una continuità produttiva finalizzata anche ad una stabilizzazione della rete commerciale. E le fermate che ci sono state nel mese di giugno a causa dei magazzini pieni come si giustificano? Come ci si comporterà in futuro se dovessero esserci problemi analoghi? hanno domandato i sindacati.
La risposta è stata netta: qualora nel mese di luglio dovesse esserci la necessità di fermare qualche giornata - hanno spiegato i vertici di Rdm Group - verrà comunque gestita non attraverso gli ammortizzatori sociali ma bensì con istituti previsti dal contratto nazionale.
Le organizzazioni sindacali hanno dunque espresso un giudizio positivo relativamente alle informazioni ricevute ed hanno chiesto alla direzione aziendale di mantenere un’informazione permanente allo scopo di tenere sempre aggiornate anche le maestranze. Per questo motivo è stata già concordata e fissata una nuova riunione per il 12 settembre alle ore 10 sempre presso la sede Unindustria di Cassino.
Nella giornata di domani, invece, giovedì 4 luglio, si svolgerà un’assemblea con tutti i dipendenti allo scopo di portarli a conoscenza sull’esito della riunione. Le segreterie territoriali della Slc Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Chimici intendono infatti informare i lavoratori di quello che è lo stato dell’arte ed anche dei possibili rischi che potrebbero comunque manifestarsi anche se, dopo la riunione di ieri, il peggio sembra superato.
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