Nazionale - A Latina la manifestazione nazionale della Cgil a cui hanno aderito numerose associazioni. Sul palco con il leader del sindacato anche il segretario provinciale della Fiom Donato Gatti e una folta delegazione del Cassinate e della Ciociaria
"Adesso più che mai è necessario fermare un sistema di fare impresa che sfrutta e uccide le persone, non possiamo più aspettare. Di fronte alla disumanità della morte di Satnam Singh, alla strage continua di morti sul lavoro, alla precarietà e all’impoverimento di chi per vivere ha bisogno di lavorare, è il momento della mobilitazione permanente per la libertà nel lavoro e la giustizia sociale, con l’utilizzo di ogni strumento democratico: la piazza, lo sciopero, la solidarietà, la contrattazione collettiva, il contenzioso giuridico e il ricorso ai referendum per abrogare leggi balorde e sbagliate”.
Con queste parole il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha aperto la manifestazione che si è svolta oggi a Latina. Nel capoluogo pontino anche una foilta delegazione del Cassinate e della Ciociaria, in primis il segretario della federazione provinciale della Fiom-Cgil Donato Gatti, sul palco insieme a Maurizio Landini.
Il segretario generale della Cgil nel corso del suo intervento ha poi evidenziato: "Secondo i numeri della Cgil sono 3 milioni le lavoratrici e i lavoratori in condizioni di irregolarità nel nostro Paese in tutti i settori e in tutte le attività, su 100 lavoratori regolari, quasi 13 sono in nero o in grigio. E 230mila sono gli occupati impiegati irregolarmente nel settore agricolo. Inoltre le 3.208 vittime di sfruttamento o caporalato, 2.123 in agricoltura e 897 nei settori del terziario, sono solo la punta dell’iceberg".
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