Cultura - Una serata da incorniciare quella del 30 agosto all'Historiale con l'ex magistrato e già sindaco di Napoli. Il monito: "Costituzione e popolo tornino a essere protagonisti della politica italiana”. Questa sera cala il sipario sul cartellone estivo con la festa di fine estate lungo l'isola pedonale. L'orgoglio del sindaco Salera e dell'assessora Vacca
Dopo essere stato magistrato, europarlamentare e sindaco di Napoli, Luigi de Magistris sale da attore sul palco. L'esordio con lo spettacolo 'Istigazione a sognare' c'è stato lo scorso mese di maggio a Roma. Ieri sera, venerdì 30 agosto, lo spettacolo di teatro civile, prodotto da Loft Produzioni con la regia di Andrea de Goyzueta ha fatto tappa all'ombra dell'abbazia di Montecassino, e più precisamente al museo Historiale.
In centinaia hanno preso parte all'evento, fiore all'occhiello del cartellone estivo messo su dall'assessora Gabriella Vacca e che avrà il culmine questa sera con la festa di fine estate lungo l'isola pedonale in Corso della Repubblica.
Suddiviso in tre parti – l’attività di magistrato a Catanzaro, con tutto il mondo istituzionale e politico contro; le rivoluzionarie scelte politiche sull’acqua e scuola pubblica da primo cittadino del capoluogo partenopeo; il lascito costituzionalista come idea di speranza per le nuove generazioni – ‘Istigazione a sognare’ rinsalda i valori politici di una sinistra popolare ed egualitaria lontana dai palazzi di potere italiani ed europei, con un nient’affatto trascurabile De Magistris oratore di rango per oltre due ore.
"Istigazione a sognare - ha speigato De Magistris - è un’opera di teatro civile per una pedagogia della resistenza costituzionale. La Costituzione non è solo un testo da tenere in biblioteca, è soprattutto il battito cardiaco della democrazia. Sta a noi, ad ognuna ed ognuno, decidere se e come far battere questo cuore".
In oltre due ore di spettacolo De Magistris ha raccontato l’intreccio tra mafia e istituzioni ma, soprattutto la funzione “civilizzatrice” della Costituzione italiana, attraverso la sua storia prima di magistrato e poi di primo cittadino della principale metropoli del Mezzogiorno. Da una parte gli spettatori si sono dunque imbattuti in una cronaca-racconto di alcune vicende giudiziarie che evidenziano il nodo sistemico tra politica corrotta e malaffare; dall’altra invece, è emersa la forza morale e civile che ancora oggi manifesta l’attuazione del dettato costituzionale.
L’ultima parte dell’opera ha riproposto infatti alcuni passaggi della Costituzione, in particolare il secondo comma dell’articolo 3, come strumento per la costruzione di una pacifica convivenza civile fondata sui principi di libertà, uguaglianza e dignità umana e sociale. “Ho sempre pensato che la cultura sia uno strumento di riscatto – spiega De Magistris – di rinascita delle coscienze e di rivoluzione. Soprattutto quando si basa su racconti veri e su storie ”.
Non si prende tutti i meriti ma, guarda alla squadra coinvolta in questo appuntamento di cultura, memoria e militanza: “È un progetto collettivo, con me altri napoletani attivi da sempre sulla cultura che fanno musica e teatro, insieme abbiamo deciso di raccontare il valore della Costituzione ma, non con le parole o attraverso la propaganda, la gente è stanca di ascoltare chiacchiere. Portiamo in scena storie di esseri umani, di vicende che hanno segnato il nostro Paese”.
La serata si è conclusa con il dono della medaglia dell'80° anniversario della battaglia di Cassino e di alcuni libri della città donati dal sindaco Salera e dall'assessora Vacca a Luigi De Magistris.
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