Cassino, ancora polemiche per lo spostamento del mercato settimanale

Politica - Il monito del consigliere Sebastianelli: " Il mio impegno politico è di aiutare un’amministrazione  comunale che mai  dev'essere additata di essere governata e amministrata da un podestà"

Cassino, ancora polemiche per lo spostamento del mercato settimanale
di Redazione - Pubblicato: 02-09-2024 17:09 - Tempo di lettura 2 minuti

"Lo spostamento del mercato settimanale, le problematiche inerenti la crisi del settore automobili  ed il suo indotto, la situazione precaria del personale dell'ospedale ‘Santa Scolastica’, la  sicurezza in città, l'occupazione selvaggia del suolo pubblico sono temi che dovrebbero essere trattati con urgenza dal consiglio comunale di Cassino che dopo il mese di riposo agostano deve prendere iniziative per questi argomenti che riguardano la salute, il lavoro, la sicurezza  del cittadino, che garantiscono sviluppo economico e  benessere sociale".

A parlare è il consigliere comunale Giuseppe Sebastianelli che spiega: "Con rinnovato impegno, con rispetto dei ruoli che la città attraverso il voto ha assegnato ai 24 consiglieri comunali  le al sindaco, per  scrivere 5 anni di storia amministrativa e di scelte per una città importante che merita rispetto. 

 Il consiglio comunale  come espressione di rappresentanza di una città intera deve chiedere ed ottenere dalla Regione Lazio il sostegno per le aziende del territorio, deve  incrementare il personale ospedaliero con l'utilizzo di  macchinari di ultima generazione, fornendo tutti i servizi, con l'installazione del servizio tac pet, e ancora la sicurezza, il decoro della città sono una priorità. 

Il mercato settimanale e giornaliero  deve essere discusso in consiglio comunale e con gli operatori commerciali  evitando ricorsi e  contenziosi con piccoli operatori economici. La città è di tutti i cittadini. Il mio impegno, il nostro lmpegno politico, è di aiutare un’amministrazione  comunale che mai  dev'essere aditata di essere governata e amministrata da un podestà. 
Giuseppe Sebastianelli





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