Se Forza Italia è affetta dalla "sindrome di Follini"

Chiunque segua la politica non può dimenticare il Governo di Berlusconi del 2004 quando aveva come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Follini, uomo del CCD e di fiducia di Pierferdinando Casini che nello stesso periodo ricopriva la carica di Presidente della Camera dei Deputati.

Follini pur facendo parte della maggioranza e pur avendo il proprio partito nei principali posti di comando, sembrava voler svolgere più il ruolo di oppositore di Berlusconi che di membro della maggioranza.

Non vi era giorno che sulla stampa non si leggevano i distinguo di Follini da ogni decisione del Governo. Conosciamo gli infausti esiti di quella politica, il CCD scomparve e Follini dopo poco dal centrodestra fu eletto nelle liste del PD per uscire fuori nel 2013.

Non bastò quell’esempio poi venne il turno di Gianfranco Fini di assumere il ruolo del bastian contrario. Anche in questo caso la fine politica è conosciuta a tutti. Anche nel centrosinistra i casi di cecchinaggio interni non sono mancati, da Bertinotti a D’Alema per concludere con Renzi.

Sembra che la sindrome del “bastian contrario” non sia una peculiarità della politica nazionale ma inizi a prendere forma anche a livello locale. Sembra essere più una peculiarità intrinseca delle persone che una scelta politica, una mission non per costruire ma solo per demolire. Infatti dopo aver fatto cadere l’amministrazione di centrodestra di Cassino, si è tentato di far cadere anche l’amministrazione di centrodestra di Frosinone.

Una mission che ha come unico obiettivo quello di demolire qualsiasi amministrazione che abbia qualche rapporto o qualche collegamento con il fantasma di Abbruzzese, dimenticando che alla fine chi viene sconfitto non è mai il singolo ma l’intero centrodestra.

Forza Italia in Ciociaria sembra affetta dalla sindrome di Follini, sarebbe utile che si scrolli subito di dosso questo dannoso virus per capire che quando si è sulla stessa barca e la si fa affondare il rischio di morire è per tutti, nessuno escluso.  Forse il Senatore Fazzone dovrebbe aumentare ancora di più la sua attenzione sulla Ciociaria per evitare che quel silenzioso dissenso possa tramutarsi in gente che scappa e voti che mancano.