Vita e... lavoro - secondo appuntamento

Questa settimana raccontiamo la storia di un nostro lettore che ha voluto condividere con noi la sua esperienza. Trentacinquenne originario di Cassino, nel 2020 prima del Covid si è trasferito a Modena per lavoro. Prima del trasferimento lavorava presso una grande azienda a Minturno, ma la moglie non riusciva a trovare lavoro né a Cassino né nei dintorni.

Con un bambino piccolo hanno deciso di trasferirsi per un salario superiore e migliori condizioni contrattuali. Nel 2021 il nostro lettore è risultato vincitore di un concorso pubblico entrando nel ruolo di istruttore in un Comune della provincia di Modena e nel 2023 è divenuto funzionario con possibilità di fare un’esperienza di quattro mesi, nel 2024, come responsabile finanziario con funzioni dirigenziali in un Comune limitrofo di dimensioni contenute.

Ci racconta che, nonostante i successi professioni, la voglia di tornare a casa è tanta, ma è frenata dalle difficoltà, soprattutto per la moglie di trovare un buon lavoro nella sua professione di OSS. Lo sguardo è rivolto anche al futuro dei figli che, in una città più grandi, avrebbero maggiori opportunità in futuro. “E vi assicuro che non c’è giorno in cui Cassino non mi manca” - conclude il lettore.

Questa è soltanto una delle tante storie di persone costrette a lasciare la terra natale per motivi di lavoro. e non è facile trasferirsi in una nuova città e cominciare tutto da capo abbandonando le proprie abitudini e allontanandosi dai propri genitori e amici. Sono sacrifici che, a volte, si rendono necessari per creare un futuro migliore per sé e per un’eventuale famiglia.

C’è poi anche chi, senza alcuna concreta necessità, decide di partire per fare nuove esperienze, conoscere posti nuovi, mettersi alla prova.

Se vuoi raccontarci anche tu la tua esperienza scrivi a redazione@leggocassino.it