Opinioni - Ci sono imbarazzi in entrambi gli schieramenti sia se dovessero entrare nel centrosinistra che nel centrodestra, e, soprattutto, c’è una evidente sconfitta per i due leader del terzo polo
E adesso cosa faranno i terzopolisti Ciociari? Ci sono persone perbene e pensanti ai quali Forza Italia dovrebbe essere all’altezza di inviare dei segnali, è vero che molti vengono dalla sinistra ma se si sono spostati al centro significa che l’imbarazzo di collaborare con quelli di sinistra estrema e con i grillini è evidente.
Adesso si misura la capacità politica di chi in Ciociaria guida Forza Italia, la capacità di proporre un percorso politico, introdurre la propria credibilità, acquisire la stima degli interlocutori, dimostrare la conoscenza della politica, sono tutti ingredienti indispensabili per poter colloquiare con i terzopolisti rimasti senza casa.
Diversi di loro hanno un grado di cultura politica molto elevato, ci sono persone che hanno un lungo ed affermato curriculum politico, ci sono Sindaci e Consiglieri, persone del massimo rispetto sia per le loro qualità personali sia per il ruolo politico che ricoprono.
Le scelte per loro sono obbliate o rientrano in quella sinistra in compagnia di Bonelli, Fratoianni e dei grillini o aprono un tavolo politico con l’unico centro effettivo che rimane, cioè Forza Italia, a patto che da Forza Italia si propongano interlocutori credibili e con un percorso politico credibile.
Lo sguardo va indirizzato sulle grandi scelte, sul fatto che in Europa la famiglia di Forza Italia è quella che può rappresentare anche le loro sensibilità. Un contenitore dove trovano spazio i socialisti, i cattolici ed i liberali, dove non vige il confessionalismo ma lo spirito di libertà contro ogni totalitarismo, dove la scelta atlantica e quella europea sono punti irrinunciabili, dove il valore della vita e della libertà sono irrinunciabili.
Gli incarichi, la candidatura, le strategie locali sono cose che vanno risolte con calma ed in un secondo momento, la cosa importante è elevare il livello della politica per essere interlocutori credibili con i terzopolisti, non basta appuntarsi sul petto uno distintivo, bisogna iniziare a fare politica in modo serio e credibile con spirito inclusivo e non esclusivo.
Difficile gestire l’inclusività e confrontarsi con chi ha una profonda cultura politica, ma se si vuole crescere bisogna dimostrare di essere all’altezza dei ruoli che si ricoprono.
Un ruolo può giocarlo anche l’altro centro di “Noi Moderati” che potrebbe rappresentare un contenitore più piccolo ma che potrebbe meglio consentire una maggiore autonomia a quelli del terzo polo che volessero sposare il centro del centrodestra.
Per i terzopolisti ci sono imbarazzi in entrambi gli schieramenti sia se dovessero entrare nel centrosinistra che nel centrodestra, e, soprattutto, c’è una evidente sconfitta per i due leader del terzo polo.
È ancora presto per capire, bisognerà attendere come gli elettori, che presto voteranno per le regionali, premieranno chi è uscito dalla sinistra sbattendo la porta ed oggi ne fa rientro con il cappello in mano, da quei risultati si potrà intuire il tempo per l’estinzione anche di questa esperienza politica o se gli elettori di sinistra riterranno quello uno spazio politico ancora praticabile.
Articolo precedente
La casa come base di spaccio: un uomo e una donna finiscono in manetteArticolo successivo
Forza Italia e il tesseramento a Cassino: Terenzio guida la carica azzurra