Crisi in regione Lazio: Rocca tira a campare, ma così rischia di tirare le cuoia

Opinioni - Il problema non sono solo i numeri tra Forza Italia e la Lega, il problema è un riequilibrio generale troppo sbilanciato a favore di Fratelli d'Italia: il Governatore deve saper svolgere anche il ruolo  di sintesi politica e non può più temporeggiare

Crisi in regione Lazio: Rocca tira a campare, ma così rischia di tirare le cuoia
di autore Lello Valente - Pubblicato: 07-10-2024 20:19 - Tempo di lettura 3 minuti

Quinto Fabio Massimo si era guadagnato l'appellativo di “Temporeggiatore” nella guerra contro Annibale, invece di attaccare battaglia adduceva mille ragioni diplomatiche per parlare, e così facendo evitava delle solenni batoste che il condottiero africano infliggeva ai suoi colleghi.


La strategia del temporeggiare, però, non piaceva al Console Minucio Rufo che approfittando dell’assenza del “temporeggiatore” affrontò a viso aperto Annibale registrando una modesta vittoria, ma l’astuto Annibale preparò un agguato a Minucio Rufo che si salvò solo grazie all’intervento del “temporeggiatore”.


Rocca sembra voler adottare la medesima strategia del temporeggiatore, ma siamo in tempi diversi dove la velocità è tutto,  è quasi un anno che si discute del riassetto della Giunta regionale del Lazio, ed ancora si continua a temporeggiare , la tattica del logoramento che sta utilizzando il Governatore Rocca sta minando la stessa credibilità della politica. Se pensava di poter logorare Forza Italia, sta logorando la sua stessa credibilità di Governatore nel non riuscire a svolgere un ruolo di sintesi politica come seppe fare magistralmente il suo predecessore Storace.


E seppur Rocca dice di none essere un politico si rivolga ad un matematico e si faccia analizzare i numeri,  e sono implacabili Forza Italia ha 8 Consiglieri regionali ed ha due assessori regionali con deleghe, diciamo, leggere, la Lega ha un solo Consigliere regionale ed ha due assessori uno con una delega molto importante, Fratelli d’Italia ha in mano praticamente l’intera  Regione e dovrebbe avere tutto l’interesse a risolvere nel più breve tempo possibile questo confronto perché trascinarlo ancora per le lunghe fa male all’intero centrodestra.


Su questa faccenda è innegabile che si gioca la credibilità della classe politica del centrodestra laziale dal   coordinatore regionale di Forza Italia, al Governatore Rocca ai dirigenti di FDI e della Lega ed anche del   segretario nazionale di FI , l’On. Tajani che è Ciociaro. Per l’impegno profuso a livello europeo in favore del candidato proposto dalla Meloni nella Commissione UE, penso che la stessa Meloni e l’intero FDI debbano molta riconoscenza e gratitudine a Forza Italia ed a Tajani.


Possibile che questo grande credito non possa essere speso per chiudere definitivamente il confronto in Regione Lazio e far entrare in giunta un rappresentante della Ciociaria? Alle ultime elezioni europee in Ciociaria Forza Italia ha sfiorato il 13%, a Roma solo il 5.39, i risultati sono stati gratificanti per Forza Italia e per lo stesso Tajani, allora una maliziosa considerazione bisognerebbe farla se Tajani non scende in campo con forza e determinazione forse non ha in particolare simpatia i dirigenti ciociari di Forza Italia?


Siccome non penso che Tajani non voglia dimostrare il proprio attaccamento alla propria terra, ci si aspetta un intervento risolutivo entro breve anche se dovesse decidere di far dimettere i due assessori e scegliere una posizione politica di astensione, ma che si decida in fretta.  Quel 13% di consensi della Ciociaria dovrebbe anche dissuadere qualche pretesa della capitale di accampare qualche ulteriore diritto, ricordando sempre che a Roma FI ha preso meno della metà della percentuale presa in Ciociaria.

Gli stessi  numeri per i quali si chiede a Rocca il rispetto vanno tenuti in conto anche all’interno di FI. E che non si dica che la Ciociaria non possa avere due assessori regionali perché  spesso ne  avuti due e con deleghe molto pensanti. Il problema non sono solo i numeri tra FI e la Lega, il problema è un riequilibrio generale troppo sbilanciato a favore di FDI, il Governatore deve saper svolgere anche il ruolo  di sintesi politica, perché continuando nel temporeggiare e nel tirare a campare si rischia anche di tirare le  cuoia.
 





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