"In Italia ci sono costi molto alti ma non vogliamo abbandonare gli stabilimenti"

Economia - Il Ceo Tavares questa mattina è stato ascoltato in audizione alla Camera e ai parlamentari ha detto: "Sento da parte vostra rabbia, un certo livore. Lo stesso atteggiamento che hanno i lavoratori. Noi non chiediamo soldi per noi. Chiediamo aiuto per i vostri cittadini"

"In Italia ci sono costi molto alti ma non vogliamo abbandonare gli stabilimenti"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 11-10-2024 15:50 - Tempo di lettura 2 minuti

L'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares  questa mattina ha riferito, in inglese, alle commissioni Attività Produttive della camera e Industria del Senato. L'ad è stato invitato a spiegare come intende invertire il declino industriale dell’auto nel nostro Paese. Declino che si inserisce nella crisi internazionale dell’automotive, all’interno della quale, tuttavia, Stellantis fa la prestazione peggiore di tutte le case europee.

Sullo sfondo resta lo sciopero generale nazionale dell’automotive, con manifestazione a Roma, proclamato da Cgil, Cisl e Uil per il prossimo 18 ottobre.

"In Italia il costo dell’energia è molto elevato, per esempio è doppio rispetto a quello della Spagna, e questo è uno svantaggio notevole. Non so perché succeda, ma è un fattore che dobbiamo considerare", ha detto Tavares. 

“Io devo poter vendere i veicoli elettrici allo stesso prezzo dei veicoli a combustione interna. Quindi, nel contesto attuale, devo per forza considerare un 40% di aumento dei costi, ovvero quello della tecnologia elettrica", ha detto Tavares, spiegando che "con questo 40% di aumento dei costi creo, all'interno della filiera, una tensione insopportabile". Secondo il Ceo, quindi, "voi leader politici dovete dirmi come devo fare per gestire questo aumento dei costi".

"Per attenerci alle regolamentazioni, dobbiamo aggiornare e cambiare le tecnologie. Questo può generare ansia, il cambiamento, soprattutto se veloce e profondo, può generare ansia. Ma noi in Stellantis abbiamo molto chiara la roadmap per portare avanti questo cambiamento".

"Il settore è sotto tensione, ci sono attriti e difficoltà, ma noi siamo sereni", ha detto Tavares, sottolineando che "anziché litigare sulle regolamentazioni, dobbiamo fare in modo di lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti nel modo migliore". Il numero uno di Stellantis si è detto convinto che "si debbano gestire gli attriti, evitare di discutere, lavorare insieme con tutte le parti coinvolte".

"Sento da parte vostra rabbia, un certo livore. Lo stesso atteggiamento che hanno i lavoratori. E' una situazione molto difficile. I regolamenti decisi, che sono alla base della situazione attuale, non sono stati imposti da Stellantis, non è corretto fare una grande insalata. Ci sono stati imposti". Lo ha detto Carlos Tavares, ad di Stellantis, rispondendo alle domande dei parlamentari. "Noi non chiediamo soldi per noi. Chiediamo aiuto per i vostri cittadini perché possano permettersi di comprare questi veicoli. Il sostegno serve a rendere accessibili questi modelli", ha detto Tavares.





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