Economia - I primi cittadini del territorio hanno confermato che parteciperanno allo sciopero venerdì prossimo a Roma con i sindacati. Ieri durante la Consulta in sala Restagno è intervenuto Nicola Ottaviani della Lega: "Trovo le dichiarazioni di Tavares scioccanti perché non c’è stata alcuna assunzione di responsabilità. Sostanzialmente ha detto che la colpa è dell’Italia perché qui ci sono costi di produzione molto alti"
La rabbia e la delusione è stampata sul volto dei sindaci: le parole pronunciate ieri mattina da Carlos Tavares non sono piaciute ai primi cittadini. Sferzante il presidente della Consulta, Enzo Salera, che commentando in apertura dell’assise le parole del Ceo di Stellantis dice: “L’unica cosa che appare evidente è che si continuano a chiedere sussidi allo Stato”.
Per questo motivo i sindaci nel corso della Consulta di ieri hanno confermato che parteciperanno tutti insieme allo sciopero di venerdì prossimo a Roma insieme a Cgil, Cisl e Uil. Nello stesso giorno a Piedimonte ci sarà il corteo indetto da Ugl, Fismic e Quadri. I sindaci non presenzieranno a questa manifestazione perché in concomitanza con quella di Roma, però hanno in programma di indire loro un nuovo corteo a Piedimonte dinanzi la fabbrica, probabilmente l’ultimo venerdì del mese, il 25 ottobre. Poi, a novembre, la stagione delle audizioni si concluderà ascoltando il ministro Urso: “Faremo di tutto per portarlo qui a Cassino e non solamente collegato da remoto” ha detto il sindaco di Cassino, Enzo Salera, che a tal proposito ha chiesto aiuto al parlamentare della Lega Nicola Ottaviani che ieri è intervenuto alla Consulta.
L’ex sindaco di Frosinone ieri mattina ha avuto la possibilità di ascoltare Tavares in audizione. Il Ceo di Stellantis nella sostanza dei fatti ha detto ai parlamentari: “Vedo rabbia e livore, anche nei lavoratori. Ma i problemi - ha spiegato - sono causati dalle regole imposte dalla Ue”. Al contempo Stellantis ha rassicurato sul futuro di Cassino e degli stabilimenti italiani del gruppo dicendo che non c’è alcuna intenzione di abbandonare: “Abbiamo assegnato nuovi prodotti a tutti gli stabilimenti italiani fino al 2030, in alcuni casi al 2033”. Tuttavia Tavares ha evidenziato come “il problema sono i costi troppo alti in Italia, il 40% più alti di quelli che devono sostenere i nostri concorrenti”.
Terminato l’incontro con il Ceo di Stellantis, Ottaviani si è collegato con la consulta dei sindaci ed ha palesato tutta la sua amarezza per l’esito dell’audizione. Ai sindaci riuniti in assemblea ha detto: “Trovo le dichiarazioni di Tavares scioccanti perché non c’è stata alcuna assunzione di responsabilità. Sostanzialmente ha detto che la colpa è dell’Italia e che il piano industriale prevede tre mega giga factory in Europa ma non dice se saranno in Italia e se sarà coinvolto anche il territorio del cassinate. Il messaggio che io ritengo drammatico - dice Ottaviani rivolgendosi ai sindaci - è quando Tavares dice che non ha intenzione di tornare indietro rispetto ai tagli che ci sono stati fino ad adesso ma può impegnarsi a mantenere gli attuali livelli occupazionali solo se lo Stato interviene nuovamente con i finanziamenti che sono per i consumatori”.
Prosegue ancora Ottaviani: “Dal momento in cui Tavares dice che produrre qui in Italia costa il 40% in più, indirettamente sta chiedendo allo Stato un aumento di finanziamenti pari al 40% per garantire la transizione ecologica, senza rendersi conto però che Mario Draghi poche settimane fa ha detto che la transizione ecologica è stata interpretata male: le auto tutte a batterie le avremo tra trent’anni, inutile prenderci in giro. Questo abbiamo tentato di far capire a Tavares ma non c’è stato verso”.
I sindaci riuniti in sala Restagno si sono detti d’accordo con l’analisi fatta da Nicola Ottaviani e il parlamentare della Lega ha quindi invitato il territorio del cassinate a mobilitarsi: “Si tratta di una battaglia che dobbiamo portare avanti insieme, superando qualsiasi steccato e colore politico. Da solo nessuno di noi può fare nulla, l’unione fa la forza e in questo momento è vietato dividersi”. Per questo motivo il parlamentare della Lega si è impegnato con la consulta a fare da tramite per avere a Cassino il ministro Urso nel prossimo mese di novembre.
A mostrare pollice verso sono stati anche i sindacati. Nelle stesse ore in cui era riunita la consulta dei sindaci, il segretario della Fim-Cisl Uliano ha spiegato: “Non abbiamo riscontrato novità di sostanze dall’audizione parlamentare del Ceo Tavares. Rimangono quindi tutte le ragioni che hanno portato la Fim-Cisl, insieme a Fiom e Uilm a dichiarare unitariamente venerdì 18 ottobre lo sciopero di 8 ore del settore automotive con manifestazione a Roma, dove sono attesi migliaia di lavoratori".
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