Cronaca - I carabinieri del nucleo investigativo antimafia di Napoli, hanno tratto in arresto 5 persone perchè accusate a vario titolo, di estorsione ed usura. In tre sono invece finiti in manette dopo i fatti di Cassino
Se Atene piange, Sparta non ride. I carabinieri del nucleo investigativo antimafia di Napoli, hanno tratto in arresto 5 persone perchè accusate a vario titolo, di estersione ed usura.
Secondo la DDA di Napoli, il quintetto ricattava la dirigenza del Savoia Calcio costringedola a pagare per poter giocare presso lo stadio "A. Giraud" di Torre Annunziata. Il quintetto, secondo il quotidiano "La Repubblica" sarebbe colluso ed organico al clan Gionta.
Il gruppo carabinieri della città di Torre Annunziata, nel corso delle indagini e delle perquisizioni avrebbe scoperto anche un giro di usura ai danni di alcuni commercianti. La squadra del Savoia, o meglio sarebbe a dire alcuni tifosi al seguito, sono tristemente conosciuti a Cassino, per via degli episodi violenza perpetrati a fine gare contro alcuni giovanissimi cassinati che, hanno dovuto ricorrere alle cure mediche per le ferite riportate. Per questo motivo, alcuni tifosi della squadra campana, sono finiti in manette.
Il personale della locale Digos, unitamente a personale del Commissariato di P.S. Cassino, ha effettuato tre arresti in flagranza differita nella città di Torre Annunziata. L’attività di polizia giudiziaria in parola è scaturita dalla invasione di campo effettuata da alcuni supporters della squadra ospite al termine del primo tempo di gioco, i quali, senza timore alcuno e con chiari intenti violenti, dopo aver danneggiato una recinzione metallica, si sono riversati sul manto erboso nel tentativo di raggiungere i sostenitori della squadra locale e hanno lanciato al loro indirizzo artifizi pirici.
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