Tronista e chirurgo, i colleghi di Cassino: "Avevamo dei dubbi che..."

Cronaca - Parlano alcuni dei camici bianchi del Pronto Soccorso del 'Santa Scolastica' di Cassino: "Esercitare una professione, e nello specifico quella di medico d’urgenza, senza possederne i requisiti e le competenze, è un fatto gravissimo"

Tronista e chirurgo, i colleghi di Cassino: "Avevamo dei dubbi che..."
di Redazione - Pubblicato: 05-11-2024 16:45 - Tempo di lettura 2 minuti

Si erano accorti che qualcosa non andava, che Ivan Di Lorenzo, probabilmente, non era un ‘vero medico’. Adesso che grazie all’indagine portata a termine dei Nas di Latina l’uomo - già protagonista della nota trasmissione Tv ‘Uomini e donne’ - è stato denunciato, parlano alcuni dei camici bianchi del Pronto Soccorso di Cassino che nei mesi di settembre e ottobre hanno lavorato fianco a fianco con il ‘finto medico’ originario della provincia di Roma. 

“Noi tutti, medici ed infermieri del Pronto Soccorso, ancora prima che i NAS facessero la loro parte, ci siamo interrogati tra noi, esprimendo forti dubbi e perplessità sul grado di competenza in medicina d’urgenza dell’interessato” spiegano dal nosocomio cassinate alcuni dei camici bianchi che scelgono però di restare anonimi. Tuttavia evidenziano: “Esercitare una professione, e nello specifico quella di medico d’urgenza, senza possederne i requisiti e le competenze, è un fatto gravissimo in quanto fonte di rischio e pericolo per il paziente in primis, nonché per tutti noi altri operatori sanitari coinvolti nell’assistenza dello stesso”.

Ivan Di Lorenzo, lo ricordiamo, ha partecipato ad una “manifestazione di interesse per conferimento numero 9 incarichi libero professionali per dirigenti medici disciplina medicina d'urgenza" attraverso una autocertificazione. Chi avrebbe dovuto fare i controlli relativi alle autocertificazioni? Sarebbe spettato ovviamente alla Asl, ma a causa della carenza di personale i controlli vengono fatti in un secondo momento, dopo l’assunzione.

Che qualcosa non andava nel verso giusto, però, i colleghi del neo assunto lo avevano intuito, lo scorso mese di ottobre si era infatti attivata la Uil per chiedere delucidazioni alla Asl.

Il sindacato, anche all’indomani dell’indagine portata a termine dai Nas, non ha però ancora ricevuto risposta, per questo motivo nella giornata di ieri è tornato ad interpellare i vertici dell'azienda sanitaria.

(LEGGI QUI: Falso medico al 'Santa Scolastica', la Uil torna a chiedere chiarimenti)





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