Crisi Stellantis, settimana decisiva per le sorti di Cassino

Si apre oggi una settimana importante per le sorti dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano: giovedì 14 novembre è in programma il vertice al Mimit al quale prenderanno parte anche i sindaci di Cassino e Piedimonte, Enzo Salera e Gioacchino Ferdinandi.

Intanto il presidente del consiglio provinciale Gianluca Quadrini rende noto che dopodomani, 13 novembre, il Consiglio Provinciale di Frosinone affronta la situazione autoimotive: questa mattina Quadrini ha inviatouna lettera ai sindaci della provincia di Frosinone e alle sigle sindacali per informarli della seduta del Consiglio Provinciale, con la partecipazione aperta a tutte le parti coinvolte che poteranno intervenire con la discussione dell’ultimo punto all’ordine del giorno. In tale occasione infatti, tra i vari punti, sarà affrontata, come ultimo punto, la grave crisi che sta interessando lo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano.

È fondamentale che il Consiglio Provinciale diventi il punto di riferimento per un confronto aperto e costruttivo tra tutte le parti coinvolte”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Provinciale Quadrini. “Negli incontri che si sono svolti nelle scorse settimane abbiamo palesato questa nostra intenzione.  Abbiamo per questo motivo, insieme al Presidente Luca Di Stefano, voluto rendere pubblica e aperta la discussione per coinvolgere pienamente i sindaci e le sigle sindacali, affinché si possano individuare soluzioni concrete che possano tutelare i lavoratori e il futuro dell’intera comunità provinciale.”

Per capire quello che sta succedendo nello stabilimento Stellantis e nelle fabbriche dell'indotto dove all'orizzonte già si intravedono licenziamenti e per capire quelli che potranno essere gli scenari dopo gli incontrio di questi giorni, domani, martedì 12 novembre, alla vigilia degli appuntamenti in Provincia e al Ministero, ai microfoni di LeggoCassino interverrà il leader provinciale della Uilm Gennaro D'Avino. Con il sindacalista affronteremo la siqtuazione cercando di capire quelli che sono i reali rischi per il sito laziale.