L'odissea dei pendolari e il silenzio assordante della regione Lazio

Cronaca - Da domani a domenica per arrivare a Roma da Cassino ci vorranno dalle 2 ore e 30 minuti alle 4 ore e 50 minuti. C’è poi l’interruzione che va da dal 5 al 9 dicembre, nel pieno ponte dell'Immacolata, quando i treni termineranno e inizieranno le corse a Piedimonte San Germano

L'odissea dei pendolari e il silenzio assordante della regione Lazio
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 19-11-2024 12:24 - Tempo di lettura 2 minuti

Interruzioni della linea per lavori di manutenzione, lavori che avvengono senza preavvisi e nel giro di pochi giorni, mandando in frantumi qualsiasi pianificazione di viaggio personale, lavorativo, ma soprattutto medico, da e verso la Capitale.  Questi sono solo alcuni dei disagi che lamentano i pendolari della tratta ferroviaria Cassino-Roma.

A farsi portavoce di tali disagi è l’associazione “Romacassinoexpress” che punta il dito soprattutto contro l’amministrazione della regione Lazio che i pendolari reputano assente. L’associazione mette in guardia in merito alle interruzioni che si avranno da domani a domenica 24 novembre nella tratta Frosinone-Colleferro, che ridurrà notevolmente l'offerta e trasformerà quasi tutti i regionali veloci in treni locali. Seppur inseriti bus sostitutivi, per arrivare a Roma da Cassino ci vorranno dalle 2 ore e 30 minuti alle 4 ore e 50 minuti. C’è poi l’interruzione che va da dal 5 al 9 dicembre, nel pieno ponte dell'Immacolata, quando i treni termineranno e inizieranno le corse a Piedimonte San Germano. 

“Giornate cruciali - spiega l’associazione dei pendolari - in quanto le persone si spostano per tornare in Ciociaria, anche da lontano; anche in questo caso l'interruzione è stata appurata casualmente dai canali di acquisto di Trenitalia. Domandiamo semplicemente: perché la regione né si confronta, né convoca le associazioni pendolari, pubblicamente riconosciute, per discutere le migliori modalità e i tempi idonei per le chiusure della linea? A cosa servono questi lavori di ristrutturazione, in cosa si trarrà beneficio? Ci domandiamo infine: la regione è a conoscenza di quanto tutto su citato?”

Quindi, l’associazione dei pendolari conclude: “Purtroppo il silenzio della regione non si limita alla gestione straordinaria come queste interruzioni, ma anche a quella ordinaria; sarebbe auspicabile vedere pubblicati, su base almeno mensile, i dati sulla qualità del servizio. Se i disagi non possono essere evitati, sarebbe bello insomma avere almeno la percezione che chi ci rappresenta in Regione si stia adoperando per evitarli o minimizzarli”.





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