Quando Ciacciarelli e Abbruzzese volevano l'Alta Velocità nel cassinate...

Si cambia casacca e si cambia pensiero. Ormai cambiare casacca non fa più notizia, cambiare pensiero è all’ordine del giorno, rinnegare il passato e le proprie iniziative  è ben altra cosa. L’assessore regionale Ciacciarelli ha esaurito l’intera casistica possibile, ha cambiato casacca, ha cambiato idea ma anche rinnegato le proprie iniziative in favore del suo territorio di provenienza.

Nel 2019 Pasquale Ciacciarelli era un Consigliere regionale di Forza Itala e Mario Abbruzzese era Presidente del Cosilam, sempre di Forza Italia. Da Presidente del Cosilam Abbruzzese insieme a Ciacciarelli, Consigliere regionale sostennero con forza la proposta del Sindaco di Roccasecca, anche lui di Forza Italia, per la realizzazione di una stazione TAV in linea nel territorio del Comune di Roccasecca.

Ci fu anche uno studio commissionato dal Cosilam all’Università degli Studi di Cassino per dimostrare la fattibilità e la sostenibilità di questa iniziativa che riscosse immediatamente anche il sostegno della Banca popolare del Cassinate pronta ad intervenire per sostenere l’opera, intervenne a sostegno dell’iniziativa anche l’allora Commissario della Comunità Montana Gianluca Quadrini, anche lui di Forza Italia.

Addirittura ci fu anche un proficuo incontro pressoi RFI con l’Ing. Christian Colaneri, direttore commerciale ed esercizio di RFI, e ci fu anche un protocollo stilato su un presupposto molto importante: la stazione già c’è. Sono passati 5 anni, Ciacciarelli ed Abbruzzese sono migrati verso la Lega e questo è bastato per abbandonare questa iniziativa alla quale lo stesso Ciacciarelli aveva preso parte.
Non è una colpa, non è un addebito  è solo una elementare constatazione di come alcuni interessi di bottega, e non vale  per il solo Ciacciarelli, prevalgono sugli effettivi interessi dei territori ai quali dopo si va a chiedere il voto in nome della territorialità 

La richiesta dell’Ing. Colaneri di RFI fu elementare: dimostratemi che c’è una stazione e che l’operazione è vantaggiosa per RFI ed andiamo avanti; se le richieste di RFI sono sempre le stesse, ed a fronte di queste richieste come si fa oggi a sostenere che sia vantaggiosa una spesa di quasi 100 milioni di euro per realizzare una stazione in mezzo la campagna a 50 km da Roma?
Un proverbio romano dice che dove c’è la pagnotta ci sono anche le briciole, e  capisco che le briciole di 100 milioni di euro sono cose sostanziose, ma una volta sola che la politica faccia qualcosa di serio sui territori?

Addirittura nel mese di Maggio del 2020 lo stesso Ciacciarelli presenta  una interrogazione in Consiglio regionale nella quale si chiede in base a quali elementi la Regione Lazio ed RFI hanno deciso di costruire la Stazione Tav  nella campagne a nord di Frosinone.

Questi sono fatti, come un fatto è anche una intervista di Abbruzzese che evidenziava come i rappresentanti al Parlamento eletti a Cassino, ma di Frosinone, non facessero gli interessi del territorio di elezione, allora se la prendeva con l’on.le. Fontana del M5S ma oggi siamo nella medesima condizione ma il Parlamentare è della Lega, e come mai oggi si chiude in un assordante silenzio?

Conosco Ciaccarelli come una persona seria e capisco che la ragion di “partito” in questo momento è preminente, ma i politici  vengono  ricordati solo per le opere e le battaglie portate avanti in difesa dei propri territori e non per le opere di sottomissioni alle ragion di parte. Poi ci si chiede sbalorditi del perché i cittadini non vanno  più a votare.