Cassino, stazione Tav: il caso sbarca in Consiglio comunale

Politica - I consiglieri comunali Evangelista e Sebastianelli hanno presentato una mozione, ma dal Nord della Ciociaria insistono sull'opzione di Supino e si unisce al coro anche Antonio Pompeo del Pd: "Altre rivendicazioni dal sapore campanilistico e propagandistico avrebbero l’effetto di indebolire il territorio". Intanto la Lega difende Ciacciarelli: "Vittima di strumentalizzazione politica"

Cassino, stazione Tav: il caso sbarca in Consiglio comunale
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 21-11-2024 15:32 - Tempo di lettura 3 minuti

I consiglieri comunali di minoranza di Cassino Giuseppe Sebastianelli e Franco Evangelista, hanno presentato al sindaco Salera e al presidente del Consiglio Di Rollo, una mozione sulla realizzazione della fermata Tav tra Cassino e Pignataro. "Avremo così modo di affrontare un argomento che sembra stare a cuore soprattutto al nord della  Provincia. Non possiamo permetterci di perdere anche questa occasione" precisano Sebastianelli e Evangelista.

Dal Nord della Ciociaria, però, insistono sull'opzione di Supino. Poche ore fa l'ex sindaco di Ferentino del Pd Antonio Pompeo ha dirmato una nota ed ha spiegato: "Se oggi in questo territorio si parla di Stazione Tav lo si deve a quanto “seminato” negli anni scorsi. Non possiamo dimenticare infatti il lavoro e l’interessamento di Nicola Zingaretti, Maurizio Stirpe e Gianfranco Battisti che ebbero la “ visione” del progetto infrastrutturale. 

Proprio insieme a Maurizio Stirpe partecipai Il 22 luglio 2022, da presidente della Provincia, ad un incontro con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, per un confronto sulla situazione delle infrastrutture in provincia di Frosinone e, in particolare, sulla stazione dell’Alta Velocità di Ferentino. Erano presenti anche i principali referenti delle strutture tecniche del Ministero e di Rfi i quali rappresentarono la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica della Stazione Tav Ferentino-Supino, definendola la migliore e unica collocazione possibile nell’area del frusinate.

Era stato firmato un accordo in regione ad aprile del 2020, alla presenza delle massime cariche istituzionali, grazie al forte interessamento dell’allora Presidente Nicola Zingaretti e dell’amministratore delegato di Ferrovie Gianfranco Battisti che anche attraverso le due fermate di Frosinone e Cassino posero le basi per lo sviluppo del progetto. Una Stazione Tav può essere realizzata esclusivamente dove era stata prevista, vale a dire nell’area tra Ferentino e Supino, altrimenti il nostro territorio perderà un’occasione storica per il proprio futuro. 

Per questo condivido pienamente le affermazioni del presidente di Unindustria Corrado Savoriti: altre rivendicazioni dal sapore campanilistico e propagandistico avrebbero l’effetto di rompere il fronte e indebolire la posizione dell’intero territorio. Perché sia chiaro: la Stazione Tav va concepita come opera di bacino, in grado di attrarre passeggeri e merci dalla vicine province e perfino dal Molise.  

Bene ha fatto il Segretario regionale della Cisl Enrico Coppotelli, in questo momento molto buio per la nostra terra, anche a seguito delle notizie non positive che arrivano da Stellantis, a mettere al primo posto la realizzazione di questa importante e strategica infrastruttura. C’è però la necessità da parte di tutti di essere consapevoli che la strada è ancora lunga e difficile e soprattutto che per tramutare l’impegno in opera c’è bisogno delle risorse e che Ferrovie inserisca il progetto nel piano di investimenti. Senza un gioco di squadra dell’intero territorio si rischia di non centrare l’obiettivo".

MARAONE DIFENDE CIACCIARELLI

Intanto dalla Lega si alza la voce di Antonio Maraone che difende Ciacciarelli e spiega: "Mi stupisce leggere come talune testate locali contestino apertamente il successo ottenuto dal nostro partito ed in particolare dall’On. Ottaviani riguardo l’ammissione dell’emendamento per la realizzazione della nuova stazione TAV tra i Comuni di Ferentino- Frosinone e Supino, ritenendo, con grande erroneità oltre che oggettiva mala fede legata ad una mera visione politica strumentale e di parte, tale risultato come preclusivo dello sviluppo del sud della provincia di Frosinone.

Prima di tutto non posso non sottolineare come la necessità di avviare in questo determinato momento l’iter politico ed amministrativo per consentire la realizzazione della stazione Tav nel nord della provincia di Frosinone fosse legata e dovuta alla inefficienza  e scarsa concretezza del decennio Zingaretti di cui ricordiamo una celebre conferenza stampa di presentazione del Progetto per la realizzazione della medesima stazione, ma che a distanza di 4 anni risulta essere stata l’ennesima farsa del Governo Zingaretti. 

Nonostante ora si voglia far apparire il contrario, come concretamente risulta dagli atti del Consiglio Regionale del Lazio, numerose sono state le interrogazioni e le mozioni presentate dall’On. Ciacciarelli  in qualità di Consigliere Regionale di Opposizione durante il governo Zingaretti affinché fosse concretamente presa in considerazione l’individuazione di una vera e funzionale fermata Tav presso la Stazione di Cassino con l’arrivo dei treni ad alta velocità nell’attuale stazione la realizzazione di un raccordo di interconnessione in modo da riportare il treno immediatamente sulla tratta alta velocità. Questo a differenza della “finta” alta velocità  da loro realizzata: un treno che, arrivato a Cassino, deve percorrere chilometri su linea ordinaria prima di ritornare sulla linea Tav, ossia una montagna che partorisce un topolino.

Ritengo invece che la realizzazione di una nuova stazione Tav tra Ferentino- Frosinone e Supino costituisca la premessa necessaria affinché, grazie al lavoro del Governo,  si possa avviare un percorso funzionale a rendere l’intera tratta ferroviaria della provincia di Frosinone, ivi compresa la stazione di Cassino che già presenta requisiti strutturali idonei a tal fine, adeguata al passaggio dell’Alta Velocità".





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