Stazione Tav, Sacco e Falese evidenziano le potenzialità del cassinate

Politica - Dopo Andrea Vizzaccaro e Rossella Chiusaroli, prende posizione anche la consigliera comunale di 'Partecipiamo Cassino', che dice: "I cittadini di questo territorio meritano rispetto e risposte da chi continua a voltarsi dall'altra parte". Gli fa eco il sindaco di Roccasecca: "Attenzione a non sacrificare l’area sud che sta affrontando una crisi gravissima". Ma Alessia Savo di FdI ribatte "Basta inutili campanilismi"

Stazione Tav, Sacco e Falese evidenziano le potenzialità del cassinate
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 22-11-2024 11:00 - Tempo di lettura 4 minuti

Dopo la presa di posizione del consigliere comunale Andrea Vizzaccaro e della segretaria provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli che hanno invitato a tener conto anche del cassinate per la costruzione della stazione Tav, interviene oggi anche un'altra consigliera comunale della maggioranza di Cassino, Jole Falese, che spiega: "Quanto ancora dovranno sopportare i cittadini del Cassinate? Per quanto dovranno essere illusi da politici che vengono a "raccogliere" voti sul nostro territorio e poi non ne curano gli interessi, ma, al contrario, incoraggiano e favoriscono interventi e infrastrutture in luoghi lontani dal cassinate? Esiste ancora in politica un impegno serio e coerente a favore del territorio che si rappresenta e che si professa di voler tutelare?"

Queste sono le domande che in qualità di consigliere comunale, ma, prima ancora, da cittadina di Cassino mi pongo ripetutamente.  Le polemiche di questi giorni sulla stampa locale riguardanti la discussa fermata TAV in bilico tra Cassino e il nord del Frusinate non sono altro che l'ultimo episodio di una lunga serie che evidenzia chiaramente un voltafaccia ai cassinati da parte  di  un parlamentare e di un assessore regionale  della Lega che spingono per spostare la fermata TAV a nord di Frosinone. 

Credo fermamente che ogni mandato politico rappresenti un impegno serio a tutelare il territorio e la popolazione che vi risiede e credo che davanti ad un servizio tanto importante per il Cassinate come la TAV, tutti noi esponenti della politica  dobbiamo unire le forze per il bene dei cittadini a prescindere dai colori, dai partiti e soprattutto dai giochi di palazzo e lottare per il bene della nostra terra.
Quello di cui la gente che incontro e ascolto ogni giorno ha bisogno è ritrovare fiducia nella politica e nelle Istituzioni, vedere attuate iniziative serie ed efficaci anche e soprattutto nel settore dei trasporti, in particolare quello ferroviario che, proprio in questi giorni, sottopone i nostri pendolari che si spostano su Roma a viaggi della speranza che spesso diventano viaggi della disperazione.

Per quanto ancora, quindi, dovremo perdere tempo a ragionare se la fermata TAV debba stare a Cassino (città universitaria, turistica con una tra le abbazie più importanti al mondo, industriale e snodo fondamentale sull'asse Roma-Napoli, per tutti i collegamenti col Molise e l'Abruzzo e con lo sbocco sul Tirreno cin il collegamento diretto Cassino-Formia) o portarla a Supino-Ferentino? I cittadini del Cassinate meritano rispetto e risposte da chi continua a voltarsi dall'altra parte".

Intanto i consiglieri comunali di minoranza Giuseppe Sebastianelli e Franco Evangeista hanno presentato una mozione per discutere del caso in Consiglio comunale e si dicono contrari all'ipotesi di realizzarla tra Supino e Ferentino come ha chiesto il deputato della Lega Nicola Ottaviani, con il plauso del collega di partito, l'assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, che sulla questione Tav è intervenuto nei gorni scorsi, scatenando molte polemiche: su queste colonne a tal proposito hanno detto la loro Lello Valente e il prof. Mario Costa.

SACCO: "NON SACRIFICARE IL SUD"

“La scelta sul sito per la stazione Tav in provincia di Frosinone non deve diventare una questione di campanilismo e ridursi a una guerra tra poveri. E’ sicuramente importante che questo territorio ottenga una infrastruttura determinante per il futuro. Solamente che bisogna considerare e ponderare tutte le varie ipotesi in campo”. A dichiararlo il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco che evidenzia: “Non si può, infatti, non tenere conto che esiste un sud della provincia di Frosinone che è alle prese con tavoli di crisi aziendali continui e con il dramma di Stellantis e dell’indotto dell’automotive, con gli impatti negativi che sono, purtroppo, facilmente immaginabili”.

“Se nella scelta del luogo dove collocare una infrastruttura così importante e determinante – continua il sindaco di Roccasecca -  che può essere il motore di una possibile ripartenza dell’economia e fattore decisivo per recuperare attrattività al territorio, non si considerano questi presupposti di una evidente e conclamata crisi dell’area sud e la si catapulta altrove, allora questo tema diventa la condanna a morte e il sacrificio di un intero fazzoletto di terra a confine tra il Lazio meridionale e la Campania”.

“Nella scelta sulla collocazione della stazione, perché una scelta occorrerà assumere, vanno considerate anche queste tematiche, di stretta e urgente attualità, che non sono di poco conto. Va fatto un ragionamento all’interno di una concertazione complessiva frutto di una visione rispetto all’intero perimetro della provincia di Frosinone e alle sue emergenze”. “L’antico confine tra Stato pontificio e Alta Terra di lavoro non esiste più da quasi cento anni – conclude Sacco – se però continuiamo a considerare la provincia divisa come allora, significa che il metodo di ragionamento è frutto di una logica del secolo scorso che oggi non ha assolutamente ragione di esistere”.

SAVO: NO AI CAMPANILISMI

“In queste ultime settimane l’argomento sulla stazione dell’Alta Velocità in provincia di Frosinone è tornato al centro di diverse occasioni di dibattito e su più tavoli di discussione. Del tema, però, la sottoscritta, in qualità di consigliere regionale ma anche e soprattutto di rappresentante della provincia di Frosinone, si è interessata sin da subito anche - tra le altre azioni - attraverso la richiesta, al presidente della Commissione Mobilità e Trasporti della Regione Lazio, di un'audizione ad hoc. L’interlocuzione su fattibilità, tempi e realizzazione del progetto, sia con il presidente Francesco Rocca che con l’assessore regionale ai Trasporti, Fabrizio Ghera, non ha mai conosciuto battute d’arresto e prosegue lontano dai riflettori e dai proclami.

Che il nostro sia un territorio fortemente strategico per tutto il Lazio è cosa nota; quella che, parimenti, dovrebbe essere condivisa, però, è anche una visione complessiva e sinergica dell’infrastruttura, che consideri la provincia nella sua globalità perché l’interesse nei confronti del progetto stesso è di respiro più ampio rispetto al punto in cui sarà realizzata la stazione Tav. Il mio impegno in tal senso, lo ripeto, non è mai venuto meno, e questo anche grazie alla continua condivisione, collaborazione e lavoro comune del governo regionale. Quello della Tav è un treno di rilancio e sviluppo che nessuno ha intenzione di perdere: lavoriamo insieme attraverso azioni mirate e fattibili per un risultato che non sarà di un comune ma di tutta la provincia di Frosinone”.

Così la consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Alessia Savo, in merito al progetto Tav in provincia di Frosinone.





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