Quando la rivoluzione musicale arriva anche nel Bel Paese

Cultura - La tradizione del Rock'n'Roll, Rockabily e Swing è tenuta ancora viva da tantissime band

Quando la rivoluzione musicale arriva anche nel Bel Paese
di autore Carmine Migliore - Pubblicato: 30-11-2024 07:50 - Tempo di lettura 2 minuti

Intorno alla fine degli anni '50, il Rock'n'roll, come abbiamo visto nell'articolo precedente, era diventato, per tutti i teenagers americani, il sogno realizzato di quella rivoluzione socio/culturale iniziata qualche anno prima. Vediamo un pò cosa successe in Italia; arrivò questo movimento musicale? I nostri ragazzi conobbero questa musica, la ballarono? Sappiamo che la nostra penisola era (ed è ancora), legata al "bel canto", vuoi perché era la patria del Melodramma, vuoi per le nostre tradizioni fortemente influenzate da canti liturgici e da melodie napoletane. Però, la forza del "famigerato" Rock'n'Roll era così dirompente che riuscì a varcare i confini anche della Terra dell'Opera lirica.

I primi segnali si ebbero quando alcuni giovanissimi artisti - gli stessi che poi hanno fatto la storia della musica pop italiana nei decenni a venire - registrarono i loro primi 45 giri. Chiaramente, come succede spesso, c'è sempre un percorso prima di arrivare a dei cambiamenti, infatti tutto ebbe inizio nei primissimi anni del secondo dopoguerra. Molti giovani italiani, avendo la possibilità di assistere alle esibizioni dei Marines che si trovavano nelle basi militari in Italia ( a volte, in questi locali, si potevano trovare anche musicisti famosi come, per esempio Glenn Miller, uno dei direttori d'orchestra e compositori più importanti di Swing ) ne poterono subire le influenze musicali, assorbirne l'essenza, ballare e in alcuni casi, anche "jammare" con i loro coetanei americani, un esempio lo possiamo vedere nel film Il talento di Mr. Ripley con Jude Law, Matt Damon, Gwyneth Paltrow ed in "nostro" Fiorello. 

Colui che, prima di tutti, iniziò a "farcire" tradizione italiana con musica d'oltreoceano fu, sicuramente, Renato Carosone. In lui "confluivano" Swing e melodia napoletana e, per forza di cose, lo possiamo considerare l'apripista della nuova corrente. Canzoni come Tu vuò fa l'Americano, Caravan Petrol ed altre, erano la sintesi perfetta di questa fusione ed erano "cool" rispetto a tutto quello che si sentiva nel nostro paese in quegli anni. Certo, la musica di Carosone, non era ancora Rock'n'Roll, ma Swing, Foxtrot e Jive che, come sappiamo, fusi con il Rhythm and Blues ed il Country, avevano dato vita al nuovo genere.

Verso la fine degli anni '50 alcuni giovani cantanti, anche in Italia come dicevamo, iniziarono ad "avventurarsi" in questa nuova corrente musicale. Uno dei primi fu sicuramente Adriano Celentano con Ventiquattromilabaci e Il tuo bacio è come un Rock ed ancora Mina con Amore di tabacco e Nessuno, Peppino Di Capri con Speedy Gonsalez, Little Tony con Bada bambina e Oh! Baby, (brano scritto dal fratello, Enrico Ciacci, il chitarrista che, più di tutti, ha influenzato generazioni di musicisti italiani di Rock'n'Roll e non solo) e Bobby Solo con le sue meravigliose ballad Una lacrima sul viso e Se piangi, se ridi. Durante i concerti, questi cantanti, oltre al loro repertorio di successo, inserivano sempre qualche standard di Rock'n'Roll americano, facendo scatenare il pubblico. La tradizione Rock'n'Roll, Rockabilly e Swing, in Italia, è tenuta viva, ancora oggi, da tantissime band che si esibiscono nei club o nei festival,  tra i quali, il più importante è, sicuramente, il Summer Jamboree dove per settimane intere si "respira" musica anni '40, '50 e '60. Il festival si tiene in estete a Senigallia, nelle Marche, dove si esibiscono artisti che arrivano da ogni parte d'Italia e del mondo con sfilate di auto e moto d'epoca, migliaia di persone vestite in "stile", mantenendo così, viva la tradizione musicale e culturale di quei meravigliosi e rivoluzionari anni.


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