Cronaca - Il sindaco di Cassino Enzo Salera rassicura i residenti: "Ho avuto un incontro con la dirigenza di questa società di Milano che vuole realizzare l'impianto ed ho espresso loro le mie perplessità seguite dal secco no all' impianto"
Dopo le proteste dei residenti della zona Cerro a Cassino, quella fetta di terra a cavallo tra il casello autostradale e la zona industriale dove una società milanese vuole realizzare un impianto di bio metano, il sindaco della città Enzo Salera prova a fare chiarezza: "Il comune di Cassino - esordisce - perlomeno da quando sono io sindaco, non ha mai rilasciato autorizzazioni a costruire questo impianto".
Ed aggiunge - ho avuto un incontro con la dirigenza di questa società di Milano che vuole realizzare l'impianto ed ho espresso loro le mie perplessità seguite dal secco no all' impianto". Salera è lapidario sulla vicenda espropri, ovvero che alcuni proprietari della zona interessata, avrebbero venduto i loro appezzamenti alla società milanese: "Sono fondi privati - dice allargando le braccia -non posso certo imperdine la vendita". (LEGGI QUI: Cassino, impianto di biometano in zona Cerro: residenti preoccupati).
Al primo cittadino non risultano lavori in zona, anche se un residente ha riferito che di contro, starebbero realizzando una linea elettrica ex novo: "Manderò la polizia locale a fare un sopralluogo e vediamo di cosa si tratta". I residenti del Cerro intanto non abbassano la guardia, un impianto di bio metano è sicuramente utile per raccogliere letame animale e trasformarlo in gas ma, la struttura è giudicata troppo invasiva in una zona dove non sono mancate polemiche e finanche provvedimenti della magistratura cassinate, per altri impianti che hanno generato disagio e malumore nei cittadini. Anche se depuratore ed impianto di bio metano non hanno nulla in comune.
Articolo precedente
Globalizzazione, delocalizzazione e la crisi di StellantisArticolo successivo
Congresso Pd, si va alla conta: scende in campo anche Luca Fantini