Distretto del marmo escluso dalla Zona Logistica Semplificata, scatta il ricorso

Il Comune di Ausonia ha conferito mandato allo studio dell'avv. Francesco Scalia al fine di impugnare innanzi il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio la Deliberazione della Giunta della Regione Lazio n. 797 del 15 ottobre 2024, avente ad oggetto «Proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS), di cui alla DGR n. 40/2022. Approvazione del "Piano di Sviluppo Strategico - Aggiornamento 2024"», pubblicata sul Bollettino Ufficiale Della Regione Lazio n. 85 del 22 ottobre 2024.

Il Sindaco di Ausonia Benedetto Cardillo ha dichiarato: “Il Comune di Ausonia non è stato incluso tra quelli selezionati dalla Regione Lazio ai fini della proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata avanzata con Deliberazione n. 797 del 15 ottobre 2024. Un provvedimento illegittimo e gravemente lesivo degli interessi del nostro territorio. Invano - insieme ad altri Sindaci - abbiamo richiesto alla Regione una revisione dell'elenco dei comuni inclusi nella proposta di ZLS, oltre che un incontro finalizzato ad esporre le peculiarità economiche dei territori che rappresentiamo.

La delibera approvata è un'iniziativa di grande rilevanza per il rilancio delle nostre aree industriali e portuali della Regione e pertanto ritengo sia ingiustificata l'esclusione del nostro Comune che appartiene al Distretto Industriale Marmifero di Coreno che rientra a pieno negli obiettivi perseguiti dalla ZLS. Escludere il distretto del marmo dalla ZLS è una scelta illogica. Il distretto del marmo è riconosciuto dalla stessa regione da più di 20 anni, e la stessa regione lo scorso anno con il nuovo piano regolatore del consorzio industriale ha riconosciuto altre altre industriali per il distretto ed oggi ci vediamo esclusi dalla ZLS, quando i criteri metodologici per determinare la selezione dei comuni e’ tutta a favore del nostro distretto del marmo".

Il Vice Sindaco avv. Stefania Pinchera ha aggiunto: “L'esclusione del Comune di Ausonia danneggia il nostro territorio e tutti coloro che intendono investire sulla nostra zona industriale, i quali non potranno beneficiare di tutte le agevolazioni e di tutti gli incentivi che prevede la norma. A ciò si aggiunge che, con molto rammarico apprendiamo dai social che solo alcuni Comuni a seguito della nostro diffida sono stati inclusi ma ad oggi non sono noti provvedimenti formali adottati dalla Regione che hanno revisionato la ZLS da noi impugnata, ci riserviamo di prenderne visione al fine di valutare eventuali motivi aggiunti al ricorso principale”.