Stellantis, un 2024 da dimenticare: produzione dimezzata e nuove nubi all'orizzonte

Economia - Nella fabbrica di viale Umberto Agnelli sono state prodotte meno di trentamila vetture, determinando una flessione negativa del -45% rispetto al 2023: la peggiore nella storia dello stabilimento di Cassino

Stellantis, un 2024 da dimenticare: produzione dimezzata e nuove nubi all'orizzonte
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 03-01-2025 14:11 - Tempo di lettura 2 minuti

"Il 2024 sarà ricordato come l’anno nero di Stellantis. I dati della produzione si chiudono negativamente, dopo due anni di crescita, segnano un forte dato negativo rispetto all’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 475.090 unità (-36,8%) contro le 751,384 del 2024. Per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo, gli autoveicoli con perdite maggiori rispetto ai veicoli commerciali. Precisamente le autovetture registrano un -45,7% con 283.090 unità, per trovare un dato così basso di produzione bisogna spostare le lancette nel 1956. I veicoli commerciali con 192.000 unità (-16,6%) hanno avuto una flessione più contenuta in termini percentuali, anche se in termini di volumi l’impatto è consistente pari ad oltre 38.000 unità. La riduzione della produzione è stato un continuo peggioramento dall’inizio del 2024, raggiungendo cali produttivi nelle auto dal 21% al 70%".

A scattare la 'fotografia' sull'anno appena trascorso è la Fim-Cisl che evidenzia: "Le previsioni negative che avevamo stimato negli ultimi due report trimestrali purtroppo hanno avuto un riscontro con la realtà consuntivata a fine anno, con un aggravio in termini di volumi e di aumento dell’uso di ammortizzatori sociali e di chiusure anticipate di fine anno, coinvolgendo quasi 20 mila lavoratori. Come affermato da Stellantis, per il tramite del responsabile Europa Ing. Jean Philipe Imparato, nell’ultimo incontro del 17 dicembre scorso, la situazione in termini di volumi non subirà significative modifiche nel corso del 2025, in quanto i nuovi lanci produttivi nel corso del corrente anno di Melfi, Cassino e Mirafiori impatteranno nel 2026, dove ipotizzano di raggiungere le produzioni di 750.000 unità riscontrate nel 2023.

In merito allo stabilimento di Cassino il sindacato di Fernnado Uliano rileva che "la produzione nel 2024 è di 26.850 unità, determinando una flessione negativa del -45% rispetto al 2023, la peggiore nella storia dello stabilimento di Cassino. Lo stabilimento è organizzato su un solo turno dall’inizio anno 2024. L’attuale produzione è rappresentata per il 20% da Alfa Romeo Giulia, il 53% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 27% dalla nuova Maserati Grecale, quest’ultima viene prodotta anche nella versione full electric. Le potenzialità dello stabilimento di Cassino sono enormi basta pensare che nel 2017 la produzione è stata cinque volte l’attuale, con 2.000 dipendenti in più.

Attualmente gli occupati sono intorno alle 2.500 unità. Anche Cassino è stato coinvolto da numerose fermate produttive, complessivamente circa 60 giorni in CDS. Nelle restanti giornate il CDS coinvolge mediamente 600 lavoratori al giorno. Nulla seconda parte dell’anno sono stati coinvolti nel CDS sono stati inclusi anche circa 560 lavoratori dei reparti presse/plastica. In aggiunta alla Maserati Grecale, allo stabilimento è stata assegnata la futura piattaforma STLA Large BEV con i nuovi modelli Alfa Romeo Stelvio e Giulia, in produzione nella seconda metà del 2025 e all’inizio del 2026. Nell’ultimo incontro al Mimit è stato confermato un terzo modello “top di gamma”, non si conosce il brand, che verrà prodotto dal 2027.

Per tutti i modelli vengono previste le versioni ibride. E’ nostro impegno - conclude la Fim-Cisl - presidiare che i tempi dei nuovi lanci vengano rispettati, facendo il possibile per anticiparli, per limitare l’attuale uso di ammortizzatori perché per tutto il 2025 continuerà ad esserci una difficoltà sui volumi. Lo stabilimento rimarrà fermo fino al 17 di gennaio 2025"





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