Opinioni - Nella Seconda Repubblica sembra che i partiti, ridotti a sigle elettorali, abbiano vissuto chiusi in un contenitore con il cloroformio che anestetizzava ogni differenza ed ogni discussione. Invece all’improvviso in Ciociaria il PD riscopre lo scontro ed è un fatto molto positivo per la politica
Il congresso del Partito Democratico di Frosinone come un sussulto di politica ancora esistente. Nei partiti della Prima Repubblica si è sempre litigati, i congressi erano un vero terreno più che di confronto di scontro, la conta sulle tessere era da sempre un momento di forte frizione che ceravano vere maggioranze e vere opposizioni.
Poi nella Seconda Repubblica sembra che i partiti, ridotti a sigle elettorali, abbiano vissuto chiusi in un contenitore con il cloroformio che anestetizzava ogni differenza ed ogni discussione
Invece all’improvviso in Ciociaria il PD riscopre lo scontro ed è un fatto molto positivo per la politica, uno scontro di posizioni, uno scontro di potere ma tutto concorre a fare in modo che ci sia più politica.
Non so chi potrà vincere il prossimo congresso provinciale del PD, la vecchia scuola comunista mi dice che un minuto dopo lo scontro emerge forte l’esigenza di mostrarsi uniti, il dato positivo è che oggi il PD dia dimostrazione che un dibattito politico ancora può esistere ed ancora si possono rimediare a quei clamorosi errori commessi dallo stesso PD nel rincorrere quel populismo che ha cancellato il sistema delle preferenze, che ha cancellato il radicamento territoriale dei Parlamentari, che ha cancellato il finanziamento pubblico alla democrazia, che ha cancellato l’immunità parlamentare.
La regolarità del tesseramento nei partiti della Prima Repubblica era garantito dalla presenza di un funzionario che testimoniava di una vita democratica interna ai partiti, giustificando anche che quel finanziamento pubblico serviva per garantire la democrazia rappresentativa fuori e dentro le strutture di partito.
Auspico che da questo forte confronto dialettico interno al PD ciociaro si possa iniziare ad elevare il livello della politica e dare una prima spallata a quel populismo che viene criticato solo quando non si governa, ma che i danni provocati sono sotto gli occhi di tutti.
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