Politica - Il consigliere comunale Franco Evangelista evidenzia l'indifferenza del sindaco e dell'assessora di fronte al disagio dei bambini: "Sono gli unici e veri responsabili del disservizio che i piccoli utenti e le loro famiglie stanno subendo e subiranno ancora per molto tempo"
“Il nuovo anno è arrivato da 10 giorni e le scuole di Cassino sono nuovamente aperte. Tutto nella norma tranne la situazione della mensa e il mancato ritorno del centro cottura a Cassino - spiega Franco Evangelista-. Ci duole constatare che i tempi dichiarati, frettolosamente e sbrigatamene, dal Sindaco Salera e dall'Assessore Maria Concetta Tamburrini sono stati ampiamente superati; dai 15 giorni annunciati in conferenza stampa siamo ad oltre tre mesi di pasti, preparati dalla nuova società aggiudicataria della gara, in un centro cottura fuori regione a 45 km dalla nostra città e serviti ai piccoli utenti delle scuole di Cassino”.
“Mi viene da pensare -prosegue il Consigliere Comunale Francesco Evangelista, che ha preso da subito a cuore il tema e ha evidenziato le molte criticità e per cosi dire stranezze della gara d'appalto del (dis)servizo di refezione scolastica - che il centro cottura non aprirà. È una situazione incresciosa e intollerabile soprattutto perché i consumatori sono bambini dai tre agli undici anni; e se già non è possibile pensare di preparare un piatto e trasportarlo per 45 km figuriamoci se è giusto tollerare questa situazione per tutto questo tempo e forse anche più”.
“Addirittura è notizia di oggi che lo sportello mensa, da sempre ubicato nel Palazzo Comunale per le diverse esigenze dei familiari del servizio, è stato chiuso e trasferito anche questo fuori regione; l'Assessore Comunale Prof. Maria Concetta Tamburrini aveva garantito, in sede di riunione con il personale del servizio mensa e delle scuole, che lo sportello non sarebbe stato delocalizzato a Caira - conclude Evangelista-.
Il 9 dicembre 2024 ho protocollato una interrogazione urgente all'Assessore Comunale Prof. Maria Concetta Tamburrini che mi aspettavo venisse discussa subito nel successivo consiglio comunale; ho inteso usare lo strumento dell'interrogazione per evidenziare nuovamente all'assessore comunale il grande disagio avvertito dai piccoli utenti del servizio mensa ed anche delle criticità sull'aggiudicazione della gara da oltre tre milioni di euro; ahimè devo constatare il più assoluto disinteresse da parte dell'assessore comunale.
Ricordo all'assessore comunale ed al Sindaco che dalla lettura della documentazione di gara ho potuto verificare che il capitolato prevedeva che il concorrente dovesse dimostrare di avere la proprietà o la disponibilità di un centro cottura, situato entro Km 15 dai confini del Comune di Cassino. Ed invece ho scoperto che la ditta aggiudicataria del servizio, e che da quel che mi risulta non ha mai lavorato per il comune di Cassino, ha dichiarato non solo di non avere in disponibilità un centro cottura in città ma, udite udite, di volerlo fare (con grande intuito mi viene da pensare) nella scuola comunale di Caira.
E cosa ha fatto questa trasparente amministrazione comunale? Gli ha affidato la gara del valore di oltre tre milioni di euro in violazione di una condizione di partecipazione da lei stessa messa a bando. Ecco chi sono gli unici e veri responsabili del disservizio che i piccoli utenti e le loro famiglie stanno subendo e subiranno ancora per molto tempo. Per questa violazione è stato presentato anche un ricorso al TAR Lazio dal gestore uscente che sicuramente aveva il centro cottura nella città di Cassino e che non avrebbe causato il disservizio che oggi tante famiglie raccontano di subire”.
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