Cronaca - Hanno preso il via ieri mattina gli interrogatori: l'avvocato Nardozi ha chiesto la revoca della misura dei domiciliari per i due docenti dell'Unicas che hanno risposto a tutte le domande. Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere il titolare della scuola Cervantes di Sora. Lunedì tocca a Mignanelli
Si infittisce il mistero sullo scandalo delle abilitazioni all'insegnamento all'Università di Cassino. I coniugi Arduini e Chiusaroli, docenti finiti agli arresti domiciliari, hanno respinto con forza le accuse di aver truccato gli esami, sostenendo di essere vittime di un errore giudiziario. Durante un lungo interrogatorio, i due docenti, assistiti dall'avvocato Ivano Nardozi, hanno ribadito più volte la loro estraneità ai fatti, fornendo una ricostruzione dettagliata delle procedure di valutazione. Nonostante momenti di forte emotività, hanno negato categoricamente di aver ricevuto denaro o altri vantaggi in cambio di favori.
Al centro dell'inchiesta, coordinata dalla Procura di Cassino, ci sarebbe un presunto sistema corruttivo che coinvolgerebbe, oltre ai docenti, il titolare della scuola di formazione Cervantes di Sora, Giancarlo Baglione. Quest'ultimo, secondo l'accusa, avrebbe agito da intermediario tra i docenti e gli aspiranti insegnanti, incassando ingenti somme di denaro in cambio dell'assicurazione del superamento degli esami.
Baglione, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, avrebbe promesso agli aspiranti docenti di fornire in anticipo le domande delle prove selettive e di garantire il loro successo agli orali. Le indagini dei finanzieri avrebbero portato al sequestro di un "pizzino digitale" contenente informazioni sulle date e sulle modalità dei pagamenti, che coinvolgerebbe anche il direttore delle Risorse Umane dell'Università, Massimiliano Mignanelli.
Un sistema consolidato
Secondo quanto emerso dalle indagini, il sistema corruttivo sarebbe stato ben radicato nell'ambiente universitario di Cassino. Baglione avrebbe affermato che "a Cassino, se vuoi entrare devi pagare", svelando così un meccanismo corruttivo consolidato.
Gli aspiranti docenti, per superare la selezione, sarebbero stati costretti a memorizzare un lungo elenco di domande fornito in anticipo da Mignanelli. In caso di fallimento, le somme versate non sarebbero state restituite.
La richiesta di revoca degli arresti domiciliari
Gli avvocati dei coniugi Arduini e Chiusaroli hanno presentato richiesta di revoca degli arresti domiciliari, sostenendo l'assenza di elementi a sostegno della misura cautelare. Il Gip si pronuncerà nelle prossime ore sulla richiesta.
Lo scandalo delle abilitazioni all'insegnamento a Cassino ha scosso l'opinione pubblica e ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e l'equità dei concorsi pubblici. Le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi.
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