Cronaca - Insieme al primo cittadino di San Vittore del Lazio finisce a processo anche l'ex consigliere comunale Domenico Spennato entrambi difesi dell’avvocato Carmine Biasiello che intanto ha ottenuto la derubricazione del reato. Tutti i dettagli
Il Giudice per le indagini preliminari di Cassino ha disposto il rinvio a giudizio della sindaca del comune di San Vittore del Lazio, Nadia Bucci, e dell'ex consigliere comunale di maggioranza Domenico Spennato per i reati di "tentata violenza privata in concorso" ai danni della ex dipendente che gestiva la biblioteca comunale del paese.
I fatti risalgono ormai ad alcuni anni fa, quando, secondo l'accusa, la sindaca del piccolo comune del Cassinate, insieme al consigliere comunale di maggioranza Spennato avrebbe tentato di far presentare le dimissioni ad una dipendente della cooperativa che si occupava della biblioteca comunale con l'intento di farla riassumere con mansioni diverse e con un nuovo contratto. I due, in concorso morale e materiale tra loro, il primo nella qualità di sindaco, il secondo in qualità di consigliere di maggioranza, secondo l’accusa avrebbero costretto la dipendente a rassegnare le dimissioni.
Nel mese di giugno del 2023 i due erano finiti nel registro degli indagati con l’accusa di tentata concussione e il 7 novembre di quest’anno si è tenuta l’udienza preliminare in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio.
"Se tu non ti licenzi, avendo la cooperativa di cui sei dipendente terminato l'appalto nel comune di San Vittore del Lazio, ti potrò trasferire in altre sedi lavorative lontano da qui" avrebbe intimato il consigliere alla dipendente, e la sindaca, sempre rivolta alla lavoratrice impiegata presso la biblioteca comunale, avrebbe aggiunto che non era possibile fare il passaggio diretto, quindi se non avesse presentato volontariamente le dimissioni, si sarebbe scivolati in un contenzioso
La sindaca e il consigliere, difesi dall’avvocato Carmine Biasiello, non dovranno rispondere più di tentata concussione ma di violenza privata in concorso: questo è il reato che gli viene contestato e per il quale sono stati rinviati a giudizio. Tuttavia la sindaca si dice serena e così commenta il provvedimento emesso il 16 gennaio dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, dott. Claudio Marcopido: “Ho sempre confidato nella giustizia e nell’operato dei magistrati e continuerò a farlo”.
La sindaca vede quindi il bicchiere mezzo pieno, e argomenta: “Grazie alla meticolosa difesa dell’avvocato Carmine Biasiello è stata ottenuta un’importante derubricazione del reato. Il magistrato infatti non ha ritenuto sussistenti gli elementi oggettivi e soggettivi della concussione, il reato originariamente ascritto. Il rinvio a giudizio è avvenuto ex articolo 610. Attenderò lo svolgimento e la conclusione del processo con la stessa serenità e la stessa fiducia che ho avuto in questi anni”.
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