Aggressioni ai medici, il monito di Petrillo: "Proteggiamo chi ci cura"

Politica - La dottoressa e consigliera comunale di Cassino spiega che per arginare il fenomeno non bastano le telecamere e i presidi al Pronto Soccorso del Santa Scolastica, occorrono campagne di sensibilizzazione e una maggiore collaborazione tra istituzioni:

Aggressioni ai medici, il monito di Petrillo: "Proteggiamo chi ci cura"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 22-01-2025 16:43 - Tempo di lettura 2 minuti

La dottoressa Maria Rita Petrillo, capogruppo consiliare di “Orizzonte Comune”, ha lanciato un grido d'allarme per la crescente violenza nei confronti degli operatori sanitari, dopo il recente episodio avvenuto presso il Pronto Soccorso dell'ospedale “Santa Scolastica” di Cassino.

L'aggressione ai danni degli infermieri ha riacceso i riflettori su un problema sempre più diffuso e preoccupante. I dati sono allarmanti: a livello nazionale, migliaia di operatori sanitari subiscono ogni anno atti di violenza. Anche nel Lazio la situazione è critica, con un aumento costante delle aggressioni denunciate.

"Questi episodi non solo mettono a rischio la sicurezza dei nostri operatori sanitari, ma minano anche la qualità dei servizi offerti ai cittadini", ha dichiarato la dottoressa Petrillo. "È fondamentale che tutti noi ci impegniamo a creare un ambiente di lavoro più sicuro e rispettoso per chi si prende cura di noi".

Le cause del problema sono molteplici: carenza di personale, stress lavorativo, aumento della domanda di assistenza e, in alcuni casi, un clima di crescente tensione sociale.

Per affrontare questa emergenza, la dottoressa Petrillo propone una serie di misure:

  • Creazione di un registro unico: Per monitorare gli episodi di violenza e individuare le cause.
  • Formazione del personale: Offrire corsi di formazione agli operatori sanitari su come gestire situazioni di conflitto e comunicare efficacemente con i pazienti.
  • Campagne di sensibilizzazione: Informare la popolazione sull'importanza del rispetto del personale sanitario e sulle conseguenze delle aggressioni.
  • Collaborazione tra istituzioni: Coinvolgere tutte le istituzioni competenti (Regione, ASL, forze dell'ordine) per mettere in atto misure di prevenzione e repressione della violenza.

"Proteggere chi si prende cura di noi è un dovere morale", ha concluso la dottoressa Petrillo. "Il Comune di Cassino si impegna a fare la sua parte, ma è necessario un impegno coordinato a tutti i livelli per garantire la sicurezza del nostro personale sanitario".





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