Cronaca - A lanciare il monito è stato ieri pomeriggio Pietro Grasso, ex Presidente del Senato e Procuratore Nazionale Antimafia, ospite di un importante evento dedicato proprio alla lotta contro le mafie e la corruzione. Il monito: "Per evitare queste infiltrazioni il ruolo degli Enti Locali è importantissimo". L'esempio di Cassino
“Oggi sembra che la criminalità organizzata non esista più, perché ha abbandonato il suo momento violento e cerca di infiltrarsi nell’economia legale: per cui diventa problematico riuscire ad individuarla. Per evitare queste infiltrazioni il ruolo degli Enti Locali è importantissimo”.
A lanciare il monito all’ombra della millenaria abbazia è stato ieri pomeriggio Pietro Grasso, ex Presidente del Senato e Procuratore Nazionale Antimafia, ospite di un importante evento dedicato proprio alla lotta contro le mafie e la corruzione. L'incontro, organizzato da ‘Avviso Pubblico’ con il patrocinio del Comune di Cassino, si è svolto presso il museo Historiale.
"Mafie e politica: il ruolo degli Enti locali", questo lo slogan che ha fatto da cornice all'evento che si è concentrato sull'importanza della prevenzione e del contrasto ai fenomeni mafiosi e corruttivi a livello locale. Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, in apertura del convegno ha sottolineato come le amministrazioni comunali siano in prima linea nella difesa della legalità, essendo gli enti più vicini ai cittadini. Le amministrazioni comunali sono – da sempre – la prima linea di difesa nella lotta per la legalità", ha affermato Salera. "Questo perché i comuni sono gli enti più prossimi ai cittadini e, dunque, il primo elemento che deve caratterizzarne l'azione deve essere il rigoroso rispetto della legge."
Il primo cittadino ha colto l’occasione per spiegare il lavoro fatto già nella scorsa consiliatura a Cassino, proprio sul fronte della legalità: “Con un certo orgoglio rivendico, su questo territorio, l’impiego a fini sociali di beni immobili confiscati. Con coraggio e convinta determinazione ci siamo posti questo obiettivo 6 anni fa, che abbiamo poi raggiunto realizzando nuovi spazi di socialità, condivisione e di servizio, a disposizione della nostra comunità cittadina. E, su questa strada - ha evidenziato Salera - stiamo proseguendo il nostro cammino amministrativo”.
Gli ha fatto eco l'ex sindaco di Ceprano, Marco Galli, che ha ricordato: “In tempi non sospetti abbiamo detto che la provincia di Frosinone non era oasi di pace, come spesso veniva descritta, ma c'erano infiltrazioni”. In platea, nell’affollata sala dell’Historiale di Cassino, presenti tanti amministratori anche i comuni limitrofi e, in prima linea, i vertici delle forze dell’ordine a partire dal dal vice questore aggiunto del commissariato di Cassino Flavio Genovesi.
Pietro Grasso, nel suo intervento, ha ribadito l'importanza della cultura della legalità e della cittadinanza attiva nella lotta alle mafie. L’ex Presidente del Senato della Repubblica e Procuratore Nazionale Antimafia ha spiegato quella che è l’importanza del ruolo degli Enti Locali per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata sui territori.
“Oggi - spiega Grasso - c’è una mafia, una criminalità organizzata che sembra non esista più perché ha abbandonato il suo momento violento e cerca di infiltrarsi nell’economia legale, per cui diventa problematico riuscire ad individuarla. Bisogna quindi coordinare le attività delle pubbliche amministrazioni, gli interventi della polizia, delle forze dell’ordine e della magistratura, ma con loro debbono collaborare anche i cittadini, la cosiddetta società civile. In che modo? Facile - spiega l’ex presidente del Senato - .
La forza della mafia è avere il consenso di coloro che non fanno parte della mafia quindi bisogna far sì che i cittadini, a partire dai giovani, non prestino il consenso alle attività illegali che sono sui territori: se non c’è questo è difficile sconfiggere tale fenomeno. Bisogna quindi sensibilizzare soprattutto i più giovani per evitare questo inquinamento dell’economia”.
L'adesione di Cassino ad ‘Avviso Pubblico’ rappresenta un passo significativo nella costruzione di una rete di legalità organizzata sul territorio. Come ha sottolineato il presidente Montà in conclusione, "essere antenne di legalità e di responsabilità, fare squadra e condividere le buone pratiche amministrative è il primo passo per arginare l'illegalità".
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