Inchiesta "Luna Viola" e domiciliari per i docenti, adesso la parola passa al Riesame

Cronaca - Ivano Nardozi, il legale dei prof., nonché coniugi, Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli ha chiesto l'annullamento della misura cautelare: entro martedì verrà sciolta la riserva. Nelle prossime ore verrà fissata l'udienza anche per il responsabile delle risorse umane dell'Unicas Massimiliano Mignanelli, difeso dall’avvocato Sandro Salera. In ateneo bocche cucite

Inchiesta "Luna Viola" e domiciliari per i docenti, adesso la parola passa al Riesame
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 26-01-2025 13:35 - Tempo di lettura 2 minuti

Bocche cucite, silenzi che provocano un certo rumore, ma che nessuno ha intenzione di rompere. In ateneo si respira un clima surreale: da ormai dieci giorni l’Unicas è stata infatti colpita da un vero e proprio terremoto con l’arresto dei professori Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli per presunti favoreggiamenti ad alcuni candidati che hanno partecipato al bando del Tfa di sostegno 2022/2023.

Ai domiciliari, insieme ai due docenti membri della commissione esaminatrice, è finito anche il responsabile delle risorse umane, l’impiegato Massimiliano Mignanelli che, secondo l’accusa, avrebbe fatto da tramite con Giancarlo Baglione - titolare della scuola Cervantes di Sora, anche lui arrestato - per far avere agli aspiranti prof. di sostegno le domande in anticipo. Indagati a piede libero alcuni dei candidati che, sempre secondo l’accusa, avrebbero versato 15.000 euro a Baglione pur di avere in anticipo i quesiti e un trattamento di favore da parte della commissione esaminatrice.

I silenzi, dicevamo. Nessun docente commenta l’accaduto, se non a mezza bocca. A chiedere di evitare esternazioni sarebbe stato proprio il rettore, visto il momento molto delicato. Solo il Magnifico interviene pubblicamente. E lo ha fatto ieri, spiegando che l’Università è pronta a denunciare chi scrive e divulga falsità. Soprattutto, Dell’Isola, ha inteso ribadire che la vicenda giudiziaria non intacca minimamente il titolo conseguito dai corsisti che hanno ottenuto regolarmente l’abilitazione al sostegno.

Poche righe, ma incisive: “L'Università di Cassino e del Lazio Meridionale - dice il rettore - ribadisce che le notizie relative all'annullamento dei titoli attinenti il Corso TFA Sostegno sono prive di ogni fondamento. I responsabili delle fake news saranno denunciati alle autorità giudiziarie e perseguiti legalmente in tutte le sedi opportune". 

Perché questo intervento? Le voci si rincorrono sulle varie chat di whatsapp dei corsisti, qualcuno lo avrebbe scritto pubblicamente sui social al punto da far preoccupare tutti quelli che hanno ottenuto l’abilitazione e coloro che stanno seguendo il corso quest’anno. Diverse le mail arrivate in ateneo per chiedere delucidazioni e per avere rassicurazioni, al punto che il rettore ieri ha inteso fare chiarezza pubblicamente, arrivando a minacciare di passare alle carte bollate nei confronti di coloro che soffiano sul fuoco, alimentando le fake news.

Intanto le indagini vanno avanti. Dopo che nei giorni scorsi  il Gip si è prima opposto alla richiesta di scarcerazione per i due prof e poi ha disposto i domiciliari anche per Mignanelli, adesso la parola passa al Riesame. Ivano Nardozi, il legale dei docenti, nonché coniugi, Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli ha chiesto l'annullamento della misura cautelare. Entro domani, martedì 28 gennaio, verrà sciolta la riserva. Ribadita, davanti al Riesame, la carenza dell'attualità della misura cautelare. Nelle prossime ore verrà fissata l'udienza, sempre davanti al Riesame, anche per Massimiliano Mignanelli, difeso dall’avvocato Sandro Salera. Si teme che l'inchiesta “Luna Viola” potrebbe ulteriormente allargarsi anche ai concorsi banditi prima e dopo il 2023, per questo in ateneo si attende senza proferire parola in merito. 

In silenzio anche le istituzioni del territorio, nessun intervento pubblico. Il rettore ha riferito di aver ricevuto il sostegno e la solidarietà da parte della Crui e del Ministero. Ieri al coro si è aggiunto il presidente del consiglio provinciale Gianluca Quadrini, che ha evidenziato: “Non possiamo permettere che si possa oscurare il valore e la reputazione di un’istituzione che da anni forma giovani talenti e promuove la ricerca. La nostra università è apprezzata in tutta Italia e sempre più spesso scelta da studenti internazionali per la sua qualità e prestigio. Questo è il risultato di un lavoro instancabile e di una visione chiara da parte del Magnifico Rettore e del corpo docente”.





Articoli Correlati


cookie