Economia - Vanno persi 32 posti di lavoro e a marzo l'emorragia occupazionale potrebbe continuare. La Uilm punta il dito contro la dirigenza dello stabilimento Stellantis di Cassino: "Riteniamo grave, irresponsabile e pericoloso l'atteggiamento che sta assumendo il direttore, è l'ennesima operazione che fa cassa sulla pelle dei lavoratori"
Resta solo la speranza, ma sta per morire anche quella: da sabato 1° febbraio i 32 operai della De Vizia saranno senza lavoro, il servizio di pulizie all’interno dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano verrà internalizzato. Lo scorso 31 dicembre è stata concessa la proroga solamente di un mese: nel mese di gennaio si sarebbe dovuti giungere ad una soluzione, ma così non è stato. Il vertice del 9 gennaio al Mimit è terminato con una fumata nera e in una nuova interlocuzione avuta ieri tra il Ministero e Stellantis, la multinazionale ha ribadito la volontà di voler internalizzare il servizio.
La situazione è tesa e le preoccupazioni sono alte. Il segretario provinciale della Uilm, Gennaro D'Avino, ha lanciato un allarme che getta un'ombra sulla stabilità occupazionale di molti lavoratori: "Stellantis sta manifestando una chiara volontà di internalizzare i servizi. Questo significa che, in futuro, saranno gli stessi operai di Stellantis a dover svolgere mansioni come la pulizia degli ambienti di lavoro".
D'Avino ha sottolineato come questa strategia aziendale comporti un rischio concreto per i livelli occupazionali e per le condizioni lavorative dei dipendenti. "È una situazione preoccupante che richiede un'azione immediata da parte delle istituzioni, anche dei sindaci di Cassino e Piedimonte, Salera e Ferdinandi".
La protesta dei lavoratori della De Vizia, che da mesi stanno lottando per il rinnovo del contratto di appalto, è solo l'ultimo episodio di una situazione di crescente tensione all'interno dello stabilimento Stellantis di Cassino. La crisi del settore automotive, unita alle scelte strategiche dell'azienda, stanno mettendo a dura prova l'occupazione e il tessuto sociale del territorio.
Entro fine marzo 2025 è prevista infatti un'altra emorragia occupazionale. Lo dice sempre il segretario provinciale Uilm, D'Avino, che spiega: "Oltre all'internalizzazione dichiarata dalla direzione Stellantis ell'appalto dei 32 posti di lavoro con scadenza il 31 gennaio, la direzione Stellantis comunica la mancata proroga anche del contratto per le presse di carta e cartone, con scadenza 31 marzo 2025. Questo determina un ulteriore decremento di 6 posti di lavoro, che si sommano ai precedenti 32. Riteniamo grave, irresponsabile e pericoloso l'atteggiamento che sta assumendo il direttore di stabilimento; è l'ennesima operazione che fa cassa sulla pelle dei lavoratori".
Articolo precedente
La cerimonia di premiazione del concorso “Cosmicomiche: un viaggio nella creatività"Articolo successivo
Mensa, villa e vigili urbani: scintile in Consiglio comunale a Cassino